SARKOZY JUNIOR NOMINATO MANAGER
L’italia é il paese per eccellenza, dove per contare qualcosa devi essere genio, o magari ( la via più corta) avere tante “amicizie” importanti. E’ molto raro che qualcuno riesca ( non sempre) a occupare una posizione di rilievo, sopratutto in politica, prima dei 50 anni. Molto spesso, abbiamo pensato di andare altrove, dov’ é normale che si diventi amministratore delegato a 30 o premier a 40, per merito, per le capacità. Eppure i nostri cugini francesi, non se la passano meglio dello stivale, dove baronati e baronetti, monopolizzano il settore del lavoro e dei titoli, visto che che al secondogenito del presidente francese Sarkozy è stata affidata la guida del centro direzionale più grande d’Europa. Jean Sarkozy, che di anni ne ha solo 23 e fino ad oggi non ha gestito nulla se non un ben poco brillante percorso universitario che lo vede al secondo anno di legge dopo aver superato il primo, è tra i manager più giovani di Francia. Ci rimane il dubbio, se a Parigi le cose sono andate sempre in questo modo, mentre in Italia sembrerebbe quasi una cosa scontata, di nessuno scalpore. Basta farsi un giro in Università, Ospedali, Banche, Multinazionali della penisola…. il risultato non cambia. Anzi magari lo scandalo sarebbe se un nominato, un “Nipote”, fosse rimasto a casa a cucire la calza. Qui in Italia non devi mica essere figlio del Presidente, basta molto meno… anche essere solamente figlio del governatore della Padania…. per diventare manager dell’Expò. Benvenuti nell’Europa del Nepotismo 😉
Ne abbiamo abbastanza di nipoti e raccomandati che ostacolano la crescita culturale ma soprattutto porfessionale di questo paese. Nella clinica di Firenze dove io lavoro è uno schifo totale, caro Mauri. Non è sempre vero che le raccomandazioni sono soltanto al sud. Infatti qui in Toscana, è stato dato finalmente il via libera alle norme anti-nepotismo. La direzione aziendale dovrà adottare le misure necessarie ad evitare che dipendenti legati da vincoli di parentela o di affinità fino al terzo grado, di coniugi o convivenza, prestino servizio in rapporto di subordinazione gerarchica nell’ambito della medesima struttura organizzativa. Il personale che venga a trovarsi in queste condizioni sarà assegnato ad altra struttura organizzativa già esistente presso la stessa azienda sanitaria in posizione compatibile con i requisiti professionali posseduti.Era ora …. anche se ho il dubbio che queste norme servino a poco.
E bravo il figlio del presidente ! A Natale chiedo a Gesù Bambino dei genitori premier, da trovare sotto l’albero.
Io continuo a credere che l’Italia sia il paese leader in tema di nepotismo…di certo notizie come queste ti levano anche l’illusione di una vita migliore all’estero…AIUTOOOO!!!