IL PACCO DEL 2009 ? LA SOCIAL CARD DI TREMONTI , UNA SU TRE E’ SENZA SOLDI.
La fatidica tessera distribuita dal Tesoro per aiutare i meno abbienti parte con il piede sbagliato: ogni giorno tante persone scoprono che i soldi non ci sono.
Sono in 520 mila a dicembre a chiedere la social card, pensionati con reddito dai 6 mila euro agli 8 mila, coppie di anziani, famiglie con figli a carico, non oltre i tre anni però. Con una sola casa di proprietà, un’automobile e un’utenza elettrica attiva. In fila, per ore, davanti ai 9 mila uffici postali. Perché chi completava le pratiche entro il 31 dicembre, aveva diritto a 120 euro (ottobre, novembre e appunto dicembre) di partenza. Una corsa verso il nulla. Perché il 30 dicembre, con ottimismo natalizio, l’Inps – che doveva accertare il reddito – dichiarava di aver ricaricato 330 mila tessere. Le altre erano vuote.
Migliaia di italiani si sono ritrovati in mano una patacca. Una carta azzurra, di plastica, con il retro magnetico, il numero, il logo giallo e rosso della Mastercard. Belle, eccome. E di valore: si stima costi almeno 50 centesimi l’una, più 1 euro per la ricarica bimestrale, più il 2 per cento per le spese del circuito bancario. Uno scherzetto da 8 milioni e 500mila di euro, a pieno regime. Una lotteria per il mezzo milione di italiani che, soltanto alla cassa e davanti al commesso, saprà se la sua carta annonaria è buona oppure è uno scherzo del destino, se può permettere di fare la spese oppure di annunciare la propria povertà a tutti.
Duecentomila tessere vagano scoperte di tasca in tasca, sospese o respinte. Duecentomila italiani, forse di più, le possiedono senza poterle utilizzare. Alcuni (pochi) lo sanno. Altri, molti altri, che non sanno, vanno incontro alla sciagura.
Ci vuole del metodo per ideare una così lunga e inutile fatica. Prima fila: farsi certificare la povertà, la disgrazia assoluta. Seimila euro all’anno. In fila, naturalmente per vedersi attestata dal patronato la sospirata povertà. Poi l’Inps, le Poste, sempre in fila, sempre allo stesso modo. Infine, coraggio, andare al supermercato ed esibirla questa maledetta povertà. E poi, duecentomila volte finora, vederla svergognata: “La tessera non è carica“. Ma ha letto bene?
Allora? Quale soluzione proponi tu? Il mortadellaro ha fatto di meglio? Boo invece di avere qualche idea siete solo bravi a criticare.
Caro Luca , la mia non vuole essere una critica di stampo politico. Non è importante il colore o il partito , non credo sia importante se l’ intervento venga fatto dall’ opposizione piuttosto che dalla maggioranza .
La realtà è che purtroppo esistono gravi lacune organizzative che di certo non migliorano la situazione attuale che il nostro paese si trova ad affrontare .
Avrei “criticato” , nel senso che avrei comunque parlato allo stesso modo, nel caso in cui la proposta di social card ( in queste macabre condizioni) , fosse stata istituita dal governo di sinistra , citando la tua espressione del “mortadellaro”; che immagino si riferisca al vecchio Presidente del Consiglio .
In questi mesi ho visto le rivolte e le agitazioni negli sportelli delle poste e nei patronati , da parte di poveri pensionati , per soli 40 euro , (che in alcuni casi neanche c’erano) . L’ inflazione è alle stelle , lo sai quanto costa un kilo di pane ? Il problema dei prezzi vertiginosi si combatte principalmente con politiche atte a ridurre l’eccesso di domanda sull’offerta globale mediante un contenimento dei consumi, un contenimento della spesa pubblica, una riduzione degli investimenti (con una politica monetaria restrittiva).
Abbassare i costi sarebbe stata una soluzione rispettosa per tutti noi , non solo per pensionati , ma anche per i giovani ,per i disoccupati …
Personalmente , ma questo è un mio pesniero , una carta acqusiti … e pure vuota …. certo non migliora il benessere del nostro paese da Sud a Nord ed isole comprese .
Perdona la mia critica , ma in certe cose , non riesco proprio a vedere nulla di buono ne a sinistra , ne a destra .
Sono pienamente d’accordo con Maurizio!
E’ ora di finirla con la colpevolizzazione sistematica opposizione-maggioranza!
La soluzione non sta nel dire: allora tu cosa hai fatto di meglio??; sta invece nel ricerca sinergica di soluzioni vere, non nell’invenzione di falsi elisir economici che hanno, a mio parere, solo la funzione di distrattori sociali da una situazione che si fa sempre più drammatica. ormai le lotterie sono davvero l’unica religione in cui credere, una sorta di oppio quotidiano che vela un vuoto di idee allucinante.
La causa di questa situazione è in un ordine economico non più sostenibile: sono necessari sempre più poveri per mantenere sempre meno ricchi. Questa è la verità: non cè destra o sinistra che tenga. E’ l’economia che sta implodendo su se stessa.
La soluzione??? Troppo tardi…..