ALCUNE DELLE PRINCIPALI MISURE DEL DECRETO DEL FARE

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Ufficializzato il nuovo decreto legge ‘del fare’, un pacchetto composto da ottanta misure anti-crisi per rilanciare l’economia italiana, che si compone di norme diversificate che spaziano  dalle agevolazioni per il credito delle pmi ad Equitalia, dalle assunzioni nell’università alla liberalizzazione del wi-fi, dal taglio del numero di processi allo sblocco delle opere infrastrutturali. E non solo … in arrivo norme per ridurre le bollette elettriche di 550 milioni di euro; 5 miliardi di euro per sostenere le imprese che vogliono investire in macchinari; 3 miliardi di euro per opere pubbliche con la creazione di 30 mila posti di lavoro; l’impignorabilità della prima casa nel caso sia l’unico bene.

Gli italiani possono quindi prendere atto del primo importante pacchetto a sostegno dell’economia del Governo Letta: il dl ‘del fare’ che il premier ha definito “di rilancio dell’economia del Paese”. Un decreto che verrà accompagnato da una pioggia di provvedimenti che mirano alla semplificazione burocratica, allo snellimento del rapporto di cittadini e imprese con la pubblica amministrazione e che sarà varato mercoledì 19 giugno. Per venerdì 21, invece, è stato fissato l’esame del ‘pacchetto lavoro’.

Noi dello Studio Maraglino abbiamo provato a scegliere le misure che riteniamo principali. Eccone alcune :

 

  • Più garanzie per le imprese che chiedono prestiti alle banche

Più garanzie alle aziende che si rivolgono alle banche per avere soldi in prestito. Il governo ha deciso di ampliare il fondo, già esistente, che sostiene lo sviluppo delle micro, piccole e medie imprese concedendo una garanzia pubblica a fronte di finanziamenti concessi dagli istituti di credito. Per «assicurare un più ampio accesso al credito delle piccole e medie imprese», si spiega nel provvedimento approvato dal governo al consiglio dei ministri di ieri, si rafforza il Fondo di garanzia, con l’aggiornamento dei criteri per l’accesso ai finanziamenti e con «l’incremento della misura massima di copertura del Fondo fino all’80 per cento dell’importo dell’operazione finanziaria».

  • Giustizia, neolaureati al lavoro: più veloce l’ingresso in tribunale

È la novità di ieri, nel senso che non era compresa nelle bozze circolate nei giorni scorsi. Il ministero per la Pubblica amministrazione e quello per la Giustizia hanno messo a punto una serie di misure che puntano a smaltire l’arretrato enorme della giustizia civile, al ritmo di un milione di cause ogni cinque anni. Si prevede un ricorso più marcato alla mediazione, che diventa obbligatoria in molti casi (tranne le cause che comprendono una richiesta di risarcimento danni e quelle che riguardano la circolazione su strada). Poi l’ingresso di neolaureati meritevoli nei tribunali per aiutare i giudici a smaltire l’arretrato e la previsione di soli tre tribunali, Roma, Milano e Napoli, per gli investitori esteri.

  • Equitalia tenera verso cittadini in difficoltà

Equitalia diventa meno aggressiva. Il decreto infatti stabilisce che i cittadini che sono in difficoltà con il fisco potranno rateizzare i propri debiti in 120 rate e non più solo in 72, il 67% di tempo in più e con interessi che, al momento, sembrano restare bassi. Si potranno inoltre saltare fino a otto rate (dalle due attuali), anche non consecutive, prima che decada il beneficio della rateizzazione dando una buona mano alle imprese (soprattutto le piccole) in difficoltà con la liquidità a disposizione.

  • Edilizia e Infrastrutture

Arrivano 3 miliardi di euro per le opere pubbliche già avviate con un cantiere come la Metropolitana di Milano, Roma, Napoli, il che potrà, secondo i calcoli del Governo, creare 30 mila posti di lavoro. I soldi sono stati trovati, a loro volta, sospendendo i finanziamenti per altre opere come la Tav Torino-Lione o il Ponte sullo stretto di Messina.
Come dire: meglio destinare i pochi soldi a completare quanto iniziato invece di avviare opere nuove che rischiano di non trovare poi denari per essere ultimate.
Ma c’è di più: il documento di regolarità contributiva (Durc) viene allungato a sei mesi e le imprese edili potranno compensare i debiti contributivi con i crediti derivanti dallo sblocco da parte della Pubblica amministrazione. Nodo importante che finora ha contribuito a peggiorare la crisi di liquidità delle imprese insieme alla norma (abolita anch’essa) che stabiliva la responsabilità fiscale dell’appaltatore per il versamento allo stato delle ritenute sui redditi da lavoro e dell’Iva dovuta al subappaltatore.

 

  • Bonus per gli studenti meritevoli

Si chiamano “Borse per la mobilità” e hanno un plafond di 19 milioni di euro. Sono state previste per agevolare studenti che, migliori in base al merito, vogliono iscriversi nell’anno accademico 2013-2014 a corsi di laurea (anche magistrali) in università statali o non statali (ma non a quelle telematiche) fuori dalla propria regione. Il fondo è ripartito tra le Regioni che erogano le risorse. Sempre nelle università è stato sbloccato il turn over liberando 1.500 posti per professori ordinari e 1.500 per nuovi ricercatori. Le università infatti potranno assumere senza superare il 50% della spesa rispetto alle cessazioni di lavoro e non più fino al 20%.

 

  • Wi-Fi liberalizzato

Liberalizzato completamente Internet, nel senso che nell’uso del wi-fi pubblico non sarà più richiesta l’identificazione personale degli utilizzatori.