Avviare un incubatore di imprese innovative. Linee guida di come dar vita ad uno spazio creativo, affidabile e professionale in cui far crescere le startup.
Oggigiorno, la maggior parte delle startup avviate con successo, muovono i loro primi passi all’interno di spazi condivisi creativi e ricchi di supporti tecnici e professionali.
Stiamo parlando degli incubatori, organizzazioni in grado di accelerare lo sviluppo di nuove imprese, grazie a servizi ad elevato valore aggiunto, come ad esempio, l’affitto di spazi per ufficio e la consulenza per:
- la formazione imprenditoriale;
- la definizione di un valido business plan;
- il monitoraggio dei finanziamenti;
- il networking con altre aziende;
- il marketing e la comunicazione.
Attualmente esistono diverse tipologie di incubatore d’impresa, che cambiano in base a fattori come, ad esempio, i servizi erogati e la tipologia di clientela servita.
A tal proposito va precisato che i business incubator non gestiscono qualsiasi genere di società, ma in prevalenza soltanto quelle capaci di proporre idee fattibili nello sviluppo e dotate di una pianificazione di attività percorribile in tempistiche e con mezzi accettabili.
Ciò di cui hai di bisogno per avviare un incubatore di imprese innovative può essere riassunto in:
- uno o più locali: ogni startup o impresa deve avere uno spazio privato dedicato dove poter realizzare il proprio progetto;
- computer, stampanti e accessori tecnologici: tutto ciò che potrebbe servire, un vero e proprio ufficio a disposizione di queste piccole attività;
- essere iscritti nella Sezione Speciale del Registro delle Imprese: in questo modo si avrà diritto all’istituzionalizzazione dell’attività, acquisendo lo status di “incubatore certificato“;
- disporre di attrezzature adeguate all’attività delle startup innovative, quali sistemi di accesso in banda ultralarga, sale riunioni, macchinari per test, prove o prototipi;
- essere amministrati ed avere un team di esperti che abbiano una pregressa competenza in materia di impresa e innovazione, avendo a disposizione una struttura tecnica e di consulenza manageriale permanente;
- avere regolari rapporti di collaborazione con università, centri di ricerca, istituzioni pubbliche e partner finanziari che svolgono attività e progetti collegati a start-up innovative;
- avere una comprovata ed adeguata esperienza nel settore e nell’avvio di startup innovative.
Inoltre, gli incubatori certificati hanno diritto a delle agevolazioni e altri benefici di natura fiscale, come ad esempio, l’esonero dal pagamento dell’imposta di bollo e dei diritti di segreteria dovuti per l’iscrizione nel Registro delle Imprese.
È possibile avviare un incubatore certificato di imprese innovative grazie ai finanziamenti a fondo perduto seguendo i prossimi passaggi:
- redigere un buon business plan: serve per rendere chiaro ai finanziatori i vostri obiettivi;
- controllare i bandi regionali e della Camera di Commercio per le attività che incentivano lo sviluppo territoriale ed innovativo;
- consultare la sezione Rete Incubatori di Invitalia.
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