Come intercettare contributi con il bando PIA impresa in Puglia
I PIA o Programmi Integrati di Agevolazione sono contributi a fondo perduto per le imprese pugliesi operanti in diversi settori che comprendono investimenti fino a 20 milioni di euro.
Le istanze di accesso devono riguardare progetti integrati, cioè un’iniziativa imprenditoriale finalizzata alla produzione di beni e/o servizi per la cui realizzazione sono previsti investimenti in attivi materiali, che devono essere obbligatoriamente integrati con investimenti in ricerca e sviluppo e/o con investimenti in innovazione tecnologica dei processi e dell’organizzazione.
Questi tipi di agevolazioni si rivolgono a:
- un’impresa di piccola dimensione in regime di contabilità ordinaria che alla data di presentazione della domanda abbia già approvato almeno tre bilanci; abbia registrato nei tre esercizi precedenti un fatturato medio non inferiore a 1,5 milioni di euro ed abbiano registrato, nei 12 mesi antecedenti la presentazione della domanda, un numero di ULA almeno pari a 10;
- un’impresa di piccola dimensione non attiva, controllata da una piccola impresa che abbia approvato almeno tre bilanci alla data di presentazione della domanda; registrato nei tre esercizi precedenti un fatturato medio non inferiore a 1,5 milioni di euro; registrato, nei 12 mesi antecedenti la presentazione della domanda, un numero di ULA almeno pari a 10.
Con il PIA si possono realizzare investimenti in unità locali ubicate/da ubicare nel territorio della Regione Puglia e riguardanti:
- la realizzazione di nuove unità produttive;
- l’ampliamento di unità produttive esistenti;
- la diversificazione della produzione di uno stabilimento esistente per ottenere prodotti nuovi;
- un cambiamento fondamentale del processo di produzione complessivo di un’unità produttiva esistente.
I PIA interessano prevalentemente i settori delle attività manifatturiere descritte nella sezione “C” della “Classificazione delle Attività economiche ATECO 2007” ad eccezione dei gruppi e classi di cui alla sezione “C” attinenti ai settori esclusi e di seguito indicati:
- Industria del tabacco;
- Fabbricazione di fibre sintetiche e artificiali;
- Siderurgia;
- Fabbricazione di tubi, condotti, profilati cavi e relativi accessori in acciaio (esclusi quelli in acciaio colato);
- Cantieri navali per costruzioni metalliche e non metalliche (esclusi i sedili per navi).
- Riparazione e manutenzione di navi e imbarcazioni (esclusi i motori), limitatamente alla riparazione e manutenzione ordinaria di navi.
Sono ammissibili anche altre tipologie di attività: grazie ad una visura camerale sarà possibile verificare l’ammissibilità dell’impresa a presentare domanda di aiuti.
Le spese ammissibili nei finanziamenti comprendono:
- acquisto suolo aziendale;
- opere murarie ed assimilabili;
- acquisto di macchinari, impianti ed attrezzature e quelli necessari all’attività di rappresentanza;
- acquisto di brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate;
- investimenti in ricerca industriale e sviluppo sperimentale;
- servizi di consulenza in materia di innovazione, di supporto all’innovazione, innovazione dei processi e dell’organizzazione, messa a disposizione di personale altamente qualificato da parte di un organismo di ricerca;
- investimenti per l’acquisizione di servizi di consulenza quale internazionalizzazione d’impresa, e-business, responsabilità etico-sociale, la partecipazione a fiere, etc.
Per accedere ai vari bandi e agevolazioni, è necessario avere un buon business plan e un progetto che comprenda un’analisi di mercato dettagliata.
Lo Studio Maraglino, è a vostra disposizione per curare al meglio ogni aspetto, dall’idea di business alla realizzazione, offrendo supporto, competenza e professionalità.
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