UNA MIRIADE DI GELOSI PER IL SOCIAL NETWORK PIU’ PERICOLOSO DEL MOMENTO
Scoppia l’allarme privacy e gelosia su facebook ( …un’allarme preannunciato…) e perfino i militari scappano dal social network più pericoloso del momento. Preoccupazioni per la sicurezza, dicono i vertici del corpo militare che subito mettono le mani avanti:” l’accesso al social network è proibito dalle sedi militari, ma libero dalle abitazioni private”. Già alcuni mesi fa l’esercito israeliano aveva avvisato le sue truppe: i messaggi pubblicati dal fronte su blog e social network erano diventati un rischio per la sicurezza nazionale. Non sono solo i marines a fare i conti con gli “aggiornamenti di status” e fotografie che circolano in rete. Bill Gates, ad esempio, ha detto che doveva decidere sulle richeste di amicizia di diecimila persone. Troppe. E quindi lo ha abbandonato bollandolo come una “perdita di tempo”. Eppure la Microsoft, prorpio ultimamente, ha acquistato il 5 per cento di Facebook (con una spesa tra i 300-500 milioni di dollari). Un motore sempre più proficuo ed elevatore di soldi…. altro che i 130 milioni di euro del superenalotto.. Facebook è molto di più….genera ricchezza e gelosia….. Si proprio così…. gelosia…. il social network conosciuto anche su Marte e i suoi “cugini” Twitter e Myspace, secondo uno studio canadese, finiscono per accendere e alimentare involontariamente la gelosia fra due persone, in una sorta di spirale che rischia di scatenare, oltre tutto, una dipendenza da Internet. Lo hanno scoperto i ricercatori dell’University of Guelph (Ontario, Canada), autori di uno studio sulle giovani coppie pubblicato su ’CyberPsychology & Behaviour’. Secondo questa ricerca, più tempo si passa su Facebook e simili, più si tende a sentirsi gelosi del proprio partner. Infatti questi siti mostrano informazioni che potrebbero risultare compromettenti o insinuare dei dubbi. Così si finisce per stare incollati al social network, in cerca di indizi e altri elementi che aiutino a chiarire il comportamento dell’amato. Finendo per alimentare ulteriormente insicurezza e gelosie, in un’escalation che può diventare difficile da interrompere. Insomma, la sorveglianza online non è un buon sistema per assicurare la solidità di una coppia. Questi risultati hanno spinto il gruppo diretto da Amy Muise e Serge Desmarais a decidere di indagare sull’effetto di Facebook anche negli adulti. Per capire in che modo il web influisce sulle relazioni sociali e sentimentali. Insomma; se i governi di Cina e Iran vietano totalmente lo scambio di opinioni online attraverso il social network fondato da Mark Zuckerberg, (su 300 milioni di cinesi online, adesso solo 500 mila guardano le pagine di Facebook ogni mese) nel resto del mondo scoppia la gelosia da FACEBOOK. Paul Bourget nell’opera Fisiologia dell’amore moderno, 1889 , in tema di gelosia afferma :” Si è veramente guariti di una donna solo quando non si è più neppure curiosi di sapere con chi ci dimentica”. Vallo a spiegare adesso a Bourget che con Facebook la vita ormai è regina della curiosità 😉