Reti di impresa: nuovo bando. Artigianato digitale e manifattura sostenibile

Aperto  il nuovo bando di agevolazione per le imprese che intendono operare nel campo del manifatturiero – in particolare della manifattura sostenibile – e nel campo dell’artigianato: nel dettaglio, come specificato dal ministero dello Sviluppo Economico, le norme agevolano i cosiddetti servizi di artigianato digitale (codici open source, sviluppo software, innovazione, stampa 3d, ecc…).

Le agevolazioni che comprendono sia finanziamenti a tasso zero sia contributi a fondo perduto.

 

 

Artigianato digitale e manifattura sostenibile: requisiti di accesso.

Il bando si rivolge a raggruppamenti di imprese composti da almeno 5 imprese, costituite in ATI (associazione temporanea di imprese) o RTI (raggruppamento temporaneo di imprese). In particolare, all’interno di ciascun raggruppamento devono essere presenti imprese artigiane o microimprese in misura almeno pari al 50% dei partecipanti.

Esse:

  • devono essere regolarmente iscritte nel registro delle imprese;
  • devono trovarsi nel pieno e libero esercizio dei propri diritti;
  • non devono essere in liquidazione volontaria e sottoposte a procedure concorsuali;
  • devono trovarsi in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia ed urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente, così pure con la normativa inerente agli obblighi contributivi.
  • il fondo patrimoniale comune o consortile deve essere pari almeno al 30% dell’importo di spesa del programma proposto.

 

 

Artigianato digitale: cosa si finanzia?

L’agevolazione va a finanziare progetti le cui spese ammissibili siano ricomprese tra 100 mila euro e 800 mila euro, finalizzati alla creazione o allo sviluppo. Tali progetti non possono avere durata inferiore a 24 mesi e superiore a 36 mesi dalla data di ricezione del decreto di concessione; devono essere, inoltre, previste forme di collaborazione con istituti di ricerca pubblici, Università, istituzioni scolastiche autonome ed enti autonomi con funzioni di rappresentanza del tessuto produttivo.

L’obiettivo primo del bando è quello di incentivare e finanziare programmi di sviluppo e creazione di:

  • centri per l’artigianato digitale, anche virtuali, in cui si svolgano attività di ricerca e sviluppo finalizzate alla creazione di nuovi software e hardware a codice sorgente aperto, in grado di concorrere allo sviluppo delle tecnologie di fabbricazione digitale e di modalità commerciali non convenzionali, nonché alla diffusione delle conoscenze acquisite alle scuole, alla cittadinanza, alle imprese artigiane e alle microimprese;
  • incubatori in grado di facilitare, attraverso la messa a disposizione di spazi fisici, di dotazioni infrastrutturali e di specifiche competenze, lo sviluppo innovativo di realtà imprenditoriali operanti nell’ambito dell’artigianato digitale;
  • centri finalizzati all’erogazione di servizi di fabbricazione digitale come la modellizzazione e la stampa 3D, la prototipazione elettronica avanzata, il taglio laser e la fresatura a controllo numerico, nonché allo svolgimento di attività di ricerca e sviluppo centrate sulla fabbricazione digitale.

 

 

Artigianato digitale: qual è la il budget?

Il bando finanzia il 70% dell’importo del programma ammesso alle agevolazioni. Il 20% dell’importo complessivo delle spese ammissibili è costituito da un contributo a fondo perduto. Il restante 50% è costituito da un finanziamento a tasso zero.

 

[Tweet theme=”basic-white”]Il Bando reti di imrese finanzia progetti tra 100 mila euro e 800 mila euro per creazione o sviluppo[/Tweet]

Artigianato digitale: differenze rispetto al bando 2015. Rispetto al bando 2015:

  • le aggregazioni proponenti devono essere costituite da un numero minimo di imprese pari a 5, e non più 15,
  • i programmi di investimento, localizzati sull’intero territorio nazionale, devono avere un importo tra 100 mila e 800 mila euro ed essere finalizzati alla creazione e allo sviluppo di centri per l’artigianato digitale, anche virtuali, in cui si svolgano attività di ricerca e sviluppo, incubatori in grado di facilitare lo sviluppo innovativo di realtà imprenditoriali operanti nell’ambito dell’artigianato digitale, centri di fabbricazione digitale.

 

 

Artigianato digitale: scadenze.

La scadenza del bando sarà definita con prossimo decreto del direttore generale all’interno del quale saranno previsti anche i termini e le modalità per la presentazione delle istanze di accesso alle agevolazioni.

 

Tutto chiaro fin qui?

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