DETRAZIONE INTERESSI PASSIVI MUTUO SU 730 E 740
E’ arrivato il periodo delle dichiarazioni dei redditi ed è subito caccia alle spese detraibili per abbassare i costi delle tasse da versare all’erario. Una delle spese, probabilmente tra le più comuni insieme a quelle delle spese mediche, è sicuramente quella degli interessi passivi sul mutuo per la prima casa.
Gli interessi passivi del mutuo, pagati sul mutuo per l’acquisto dell’abitazione principale o prima casa possono essere portati in detrazione del 19% Irpef nel 730 o nella dichiarazione dei redditi modello Unico a patto che siano riferiti all’acquisto dell’abitazione principale del soggetto o di un familiare con le modalità ed i limiti fissati dal legislatore fiscale.
DOVE INSERIRLI NEL 730
Nella compilazione del modello 730 è possibile indicare la detrazione per oneri sostenuti a titolo di interessi passivi sul mutuo stipulato per l’acquisto dell’abitazione: gli interessi passivi su mutuo contratti per l’acquisto dell’abitazione principale infatti diritto ad una detrazione del 19% sul costo sostenuto e devono essere indicati nel quadro RE della dichiarazione dei redditi e nei righi da E7 a E11, per il pagamento delle imposte.
DOVE INSERIRLI NEL MODELLO UNICO
Nel modello Unico invece dovrete prendere in considerazione il quadro RP, dal rigo RP7 ed RP11.
COSTI DETRAIBILI OLTRE AGLI INTERESSI
Oltre alla quota di interessi passivi pagati , è possibile detrarre anche gli oneri accessori connessi alla stipula del mutuo con la banca e le commissioni che sono state pagate agli istituti di credito per l’intermediazione.
Possiamo considerare anche nel monte spese detraibili oltre agli interessi anche eventuali oneri fiscali e spese aggiuntive come l’imposta di iscrizione o cancellazione di ipoteca e l’imposta sostitutiva sul capitale prestato.
E’ possibile inoltre portare in detrazione anche la provvigione per lo scarto rateizzato, le spese notarili sostenute per istruzione la pratica di mutuo (come se non potessimo fare altrimenti) e di eventuali perizie tecniche, l’apertura di un conto corrente accessorio, escludendo invece eventuali polizze sull’immobile o polizze vita che spesso vi propongono/impongono e altre che trovate nell’articolo sotto evidenziato in celeste.
Vi ricordo inoltre che l’acquisto della casa da adibire ad abitazione principale sulla quale accendiamo il mutuo deve avvenire o nelll’anno di imposta anteriore all’accensione o in quello successivo.
I MUTUI DETRAIBILI NEL 730
Non tutti i contratti di mutuo danno diritto alla detrazione degli interessi passivi pagati come per esempio quelli che sono stati stipulati nel 1991 o nel 1992 per motivi diversi dall’acquisto della propria abitazione come per la ristrutturazione della propria abitazione, oppure per i mutui stipulati a partire dal 1993 per l’acquisto di una residenza secondaria, o ancora per i mutui stipulati nel 1997 per ristrutturare gli immobili e i mutui ipotecari stipulati a partire dal 1998 per la costruzione e la ristrutturazione edilizia dell’abitazione principale.
Non rientrano nell’ambito di applicazione della detrazione nella compilazione del 730 o dichiarazione dei redditi Irpef gli interessi passivi che derivano da aperture di credito bancarie, cessione dello stipendio finanziamenti diversi da quelli relativi a contratti di mutuo, anche se con garanzia ipotecaria su immobili e anche quelli che derivano da mutui che eccedono il costo dell’immobile eccedono.
Se stipuliamo un mutuo ipotecario sovvenzionato con contributi concessi dallo Stato o da Enti pubblici gli interessi passivi danno diritto alla detrazione solo per l’importo effettivamente rimasto a carico del contribuente e sempre che tali mutui non siano stati erogati in conto capitale.
CALCOLO DEGLI INTERESSI PASSIVI DA PORTARE IN DETRAZIONE
La formula da applicare per il calcolo degli interessi passivi da portare in detrazione è la seguente :
(costo di acquisizione dell’immobile x interessi pagati) : capitale dato in mutuo
Importante rilevare che il valore del mutuo non deve essere maggiore del valore di acquisto dell’immobile. Più precisamente il valore del mutuo può anche essere maggiore del valore indicato nel rogito ma la detrazione degli interessi passivi potrà essere riferita solo alla proporzione tra valore di acquisto della casa e valore del mutuo. Gli interessi passivi detraibili saranno quelli derivanti dall’applicazione di questa percentuale. La ratio è che il legislatore fiscale finanzia l’acquisto della casa ma se voi per comodità prendete come mutuo un valore maggiore per sostenere altre spese la detrazione degli interessi passivi sarà possibile solo per la quota parte relativa al mutuo per l’acquisto dell’abitazione.