Come dare vita ad una startup innovativa
Il fenomeno startup si sta espandendo nel mondo a macchia d’olio coinvolgendo sempre più settori e invogliando i giovani a dar vita alle proprie idee e alla propria impresa.
Ma cos’è una startup? Volendo citare Steve Blank, virtuoso imprenditore della Silicon Vallery, parliamo di una “organizzazione temporanea in cerca di un business model replicabile e scalabile”.
Ma se alla parolina startup accostiamo “innovativa”, ecco che gli affidiamo un valore aggiunto fino ad avere “società di capitali, costituite anche in forma cooperativa, che hanno come oggetto esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi ad alto valore tecnologico.”
Le startup innovative si son diffuse in Italia a partire dal 2012: è proprio in quell’anno che il governo Monti inizia ad intuire che queste nuove imprese che usano il web e le tecnologie digitali, potevano portare un incremento nello sviluppo del Paese, dando vita così alla costruzione di un ecosistema di agevolazioni fiscali volte a promuovere la crescita, lo sviluppo e l’occupazione.
Ma quali sono i requisiti di una startup innovativa?
- la società deve essere di nuova costituzione o costituita da meno di 5 anni;
- il valore totale annuo della produzione deve essere inferiori a 5 milioni di euro a partire dal secondo anno;
- abbia sede in Italia oppure in un paese della comunità europea ma in quest’ultimo caso deve disporre di almeno una sede produttiva o una filiale in Italia;
- non distribuisca utili;
- non sia costituita a seguito di fusione o scissione societaria;
- non abbia quote o azioni del capitale sociale quotate su un mercato regolamentato.
Il primo passo da fare per poter dar vita alla propria startup innovativa è capire se si è in linea con i requisiti sopracitati: è possibile farlo da soli o affidarsi ad un consulente esperto di startup.
Il passo successivo alla verifica è costituire una società di capitali (anche in forma cooperativa): scegliere la corretta forma giuridica non è da sottovalutare, è necessario che si adatti maggiormente alle proprie esigenze in quanto è una decisione che avrà ripercussioni non solo in ambito personale ma anche aziendale e giuridico.
Successivamente, è necessario dichiarare l’inizio dell’attività e richiedere l’iscrizione alla sezione speciale delle startup innovative.
I vantaggi fiscali di avere una Startup Innovativa
Secondo la normativa fiscale, le startup innovative godono di molteplici agevolazioni. A differenza delle classiche aziende, queste organizzazioni ad alto valore tecnologico sono esonerate dal pagamento dell’imposta di bollo, dei diritti di segreteria e dal pagamento del diritto annuale dovuto alla Camera di Commercio.
Inoltre:
- La normativa mette a disposizione delle startup innovative la possibilità di raccogliere capitali mediante campagne di crowdfunding autorizzate e controllate dalla Consob.
- Assumere e retribuire i propri dipendenti è più semplice, grazie a contratti a tempo rinnovabili più volte e piani di incentivazione in equity.
- Accedere ai fondi di garanzia messi a disposizione dal governo per queste organizzazioni che facilita l’accesso al credito attraverso la concessione di garanzie sui prestiti bancari, con copertura fino all’80% del credito erogato, concessi sulla base di criteri semplificati.
- Possono trovare supporto nel processo di internazionalizzazione messo a disposizione dell’Agenzia ICE in ambito di materia normativa, societaria, fiscale e altro.
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