In Gazzetta Ufficiale n. 240 del 13 ottobre 2023 il decreto 9 agosto 2023 del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste che indica i criteri operativi e rende pienamente fruibili 75 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025 al fine di alimentare il Fondo per l’Innovazione in Agricoltura. Nello specifico trattasi di sovvenzioni dirette offerte alle aziende attive nei campi dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura che investono nella creazione e nell’espansione di iniziative innovative. Gli investimenti innovativi sono finalizzati all’incremento della produttività nei settori dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura attraverso la diffusione delle migliori tecnologie disponibili per la gestione digitale dell’impresa, per l’utilizzo di macchine, di soluzioni robotiche, di sensoristica e di piattaforme e infrastrutture 4.0, per il risparmio dell’acqua e la riduzione dell’impiego di sostanze chimiche, nonché per l’utilizzo di sottoprodotti. L’ente responsabile delle procedure di valutazione, concessione, erogazione, supervisione e verifica legate alle misure è ISMEA. Beneficiari della misura sono le PMI singole o associate, ivi comprese le cooperative e associazioni, che:
- risultano iscritte al registro delle imprese con la qualifica di impresa agricola ovvero con qualifica di impresa agromeccanica;
- risultano attive da almeno due anni alla data di presentazione della domanda;
- hanno sede operativa nel territorio nazionale;
- non risultano imprese in difficoltà;
- effettuano investimenti in innovazione tecnologica di importo non inferiore a 70.000 euro e non superiore a 500.000 euro. Per il settore pesca il limite minimo degli investimenti è stabilito in 10.000 euro;
- non rientrano tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea.
Trasformare l’agricoltura italiana in una Agricoltura 4.0 è l’obiettivo principale del fondo, attraverso l’uso di minore uso di pesticidi, mezzi meno inquinanti, digitalizzazione, nuove tecnologie. E sistemi più moderni per lavorare, stoccare e confezionare i prodotti del made in Italy alimentare (in particolare l’olio d’oliva, eccellenza del nostro territorio), così da migliorare la sostenibilità della produzione, ridurre/eliminare i rifiuti e favorire il riutilizzo degli scarti di lavorazione per creare energia. La direzione dell’innovazione non è necessariamente quella di creare nuovi prodotti, ma quella di trovare soluzioni per la coltivazione dei prodotti già sul mercato. Le tecnologie che saranno cruciali per i prossimi anni sono quelle che puntano a far risparmiare il consumo di acqua e di concimi per la coltivazione, permettendo di produrre di più con meno. La direzione è quella di virare verso un bisogno di razionalizzare le risorse, e in particolare l’acqua, in quanto i costi per la produzione agricola rendono l’ortofrutta troppo costosa per le fasce più povere della popolazione. Un sistema di irrigazione evoluto permette di dosare con maggiore precisione acqua e nutrienti, contenendo i costi, e rendendo il cibo accessibile a più persone
Le spese ammissibili
Mediante il fondo dedicato all’innovazione agricola, le spese ammissibili per il beneficio includono quelle relative all’acquisto di: attrezzature, macchinari e utensili agricoli. Questo comprende macchinari, sia trainanti che operativi, dispositivi per il carico e lo scarico, la gestione, la pesatura e la selezione automatica dei prodotti, strumenti automatizzati per il sollevamento e la manipolazione, droni, veicoli guidati automaticamente (AGV), sistemi flessibili di trasporto e movimentazione con capacità di riconoscimento dei prodotti, e attrezzature per l’applicazione di prodotti fitosanitari e fertilizzanti; i macchinari mobili non stradali per l’agricoltura e la zootecnia, che rientrano nel Regolamento (UE) 2016/1628, riguardante le limitazioni sulle emissioni di inquinanti; attrezzature per la zootecnia. Queste includono macchinari e strumenti di alta tecnologia e automazione per la zootecnia, come quelli controllati da sistemi informatici o con sensori e azionamenti appropriati; attrezzature per la trasformazione di materiali e materie prime; sistemi di monitoraggio in tempo reale per garantire e tracciare la qualità del prodotto o del processo, integrati con il sistema informativo aziendale; trattrici agricole conformi al Regolamento (UE) n. 167/2013, con motori Stage V; investimenti nel settore della pesca e dell’acquacoltura, conformi al Regolamento (UE) 2022/2473 del 14.12.2022. Il contributo a fondo perduto è calcolato in base agli scaglioni di investimento e può arrivare anche fino al 100% della spesa sostenuta. Gli interventi saranno attuati con una procedura a sportello, previa pubblicazione di un avviso relativo all’apertura del portale dedicato alla ricezione delle domande e contenente le istruzioni operative.
Come accedere alla domanda
La PMI che intende accedere alle agevolazioni di presenterà la relativa domanda, utilizzando la modulistica messa a disposizione da ISMEA sul portale dedicato. Le domande di accesso alle agevolazioni sono valutate secondo l’ordine cronologico di presentazione e devono indicare il nome e le dimensioni dell’impresa, la sua localizzazione e l’elenco dei beni agevolabili, con l’indicazione del relativo costo al netto dell’IVA.