OGGI,  IN OTTANTA PAESI DEL MONDO SI CELEBRA IL GLOBAL WASHING DAY.

Lavarsi le mani salva la vita“, è lo slogan proposto in 80 paesi a sostegno del GLOBAL WASHING DAY. Dall’ultimo rapporto CENSIS, la mancata pratica igienica è responsabile della morte di oltre 3,5 milioni di bambini sotto i cinque anni.E pensare che il sapone riduce del 25% la diffusione dei virus respiratori (incluso l’H1N1) e del 40% le malattie diarroiche. Ma nonostante il sapone sia disponibile nella maggior parte del mondo, i dati relativi all’utilizzo di saponette e detergenti liquidi nei ‘momenti critici’ oscilla tra lo 0 e il 34%. L’acqua da sola non è infatti  sufficiente, ricorda l’Unicef.

Lavarsi le mani con acqua e sapone dopo aver usato i servizi igienici e prima di toccare gli alimenti può salvare delle vite.La seconda edizione della campagna, forte dello slogan ‘Lavarsi le mani salva la vita’, cerca di coinvolgere gli studenti, principali protagonisti del cambiamento. Aiutare i bambini a comprendere l’importanza di queste buone pratiche igieniche, li aiuterà a trasmettere il messaggio a casa e nelle comunità.L’anno scorso 200 milioni di bambini, in 86 Paesi di tutto il mondo, si sono insaponati le mani inaugurando il Global Handwashing Day. Dalla Colombia al Bangladesh, dal Kenya alle Filippine, dal Regno Unito all’Etiopia, tante scuole e comunità in tutto il mondo hanno partecipato alla giornata. Quest’anno saranno coinvolti bambini, insegnanti, genitori, celebrità, funzionari governativi, in oltre 80 Paesi. Sembrerebbe uno scherzo, per i paesi industrializzati,in realtà la situazione sembra essere molto più seria del previsto.

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