I CONTI IN BANCA ARNER DEL PREMIER
La Tv, non sempre risulta essere il contenitore preferito per raccogliere munnezza e leggerezze. Bisonga saperle scegliere, anzi no zippare. E’ il caso della trasmissione televisiva di Milena Gabanelli, andata in onda ieri, (Report, per intenderci), dove si è parlato della rivelazione che nella sede milanese della Banca Arner, la famiglia Berlusconi ha conti correnti per un totale di 60 milioni, di cui uno intestato al presidente del Consiglio, ed altri tre, a capo delle holding amministrate dai figli Marina e Piersilvio.
Mentre Ennio Doris, fondatore del gruppo Mediolanum, e Stefano Previti figlio di Cesare, sarebbero tra i clienti di Banca Arner. Niente da dire ci mancherebbe,se non fosse che la Banca Arner è commissariata dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti su indicazione della Banca d’Italia di Mario Draghi per operazioni sospette di riciclaggio, visot che un altro conto in banca risulta essere a nome della signora Teresa Macaluso, moglie di Francesco Zummo, costruttore di Palermo, considerato dalla procura vicino alle cosche mafiose. Altra anomalia, pare sia la gestione di alcuni conti relativi alla Flat Point, una immobiliare che sta costruendo ville ad Antigua e tra i cui acquirenti ci sarebbe anche Silvio Berlusconi. La trasimissione Report parlava di un bonifico da 3,367 milioni del premier indirizzato proprio alla Flat Point.
Ma c’è dell’altro, voglio dire, ormai ai fatti della politica italiana ci siamo abituati e sappiamo che le sorprese non finiscono mai. Infatti, dulcis in fundo, si scopre che uno dei fondatori della Banca Arner, Paolo Del Bue, risulta essere molto vicino alla famiglia del Premier, e lo si capisce solamente leggendo le carte del processo Mills, l’avvocato inglese condannato in appello per essersi fatto corrompere da Berlusconi per testimoniare il falso nei processi del premier. Nelle motivazioni della condanna in tribunale, rilasicate da Mills, si legge che l’inglese si sia fatto pagare per nascondere ai giudici italiani che le società offshore Century One e Universal One erano riconducibili non ai manager della Fininvest, ma “direttamente al premier”. I conti esteri di quelle due società erano gestiti proprio dal fondatore della Banca Arner, che da quei conti ha visto transitare 100 miliardi di lire.
Conti su conti……….. ma qui i conti non tornano mai…….
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Bisognerebbe chiedere al premier, come mai lui non rientra i suoi redditi in Italia, e magari chiedersi perchè per la prima volta è stata approvata una legge dalla quale non trae nessun beneficio.
Devono imparare a capire il valore dei soldi. Questi fanno spostamenti di milioni di euro che la gente comune non immagina neanche. Mandiamoli a pulire i cessi, e facciamoli capire cosa significa.
Cosa vuoi che sia, tanto se viene approvato il ddl sui processi brevi, il nostro caro amico se la svignerà un altra volta.