IL GOVERNO TECNICO DEFINITO DEI “SECCHIONI”

Senatore a vita prof. Mario Monti

Il dopo Berlusconi ha il nome di Mario Monti, l’ex rettore della Bocconi, che in questi giorni sotto i riflettori dei media internazionali, abbiamo imparato a conoscere e resosi celebre dopo la vittoria della vertenza contro il colosso mondiale di Bill Gates. A distanza di 72 ore arriva la nota ufficiale dal colle, ed il neo senatore a vita Mario Monti, comunica i nomi del nuovo governo tecnico. Nessun politico. Nessun personaggio conosciuto dalla cronache nazionali. Questa è la nota positiva. Quella negativa potrebbe essere che il troppo tecnicismo stona un pò sulla classe media ed i mercati finanziari degli italiani.

Ma chi sono i nuovi secchioni, ops i nuovi ministri ?

 Ministro dell’Economia e Finanze Mario Monti,

Ministro degli Esteri Giulio Terzi di Sant’Agata,

Ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri,

Ministro di Grazia e Giustizia Paola Severino,

Ministro della Difesa Ammiraglio Gianpaolo di Paola,

Ministro dello Sviluppo Economico e infrastrutture Corrado Passera,

Ministro dell’Ambiente Corrado Clini,

Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Elsa Fornero,

Ministro della Salute Renato Balduzzi,

Ministro dell’Istruzione Francesco Profumo,

Ministro dei Beni Culturali Lorenzo Ornaghi,

Ministro per l’Agricoltura e Foreste Mario Catania.

I nomi sono diautorevoli personaggi dell’economia, della finanza, della legge. Alcuni di loro sono o sono stati amministratori pagati “Profum-atamente” dalle grandi multinazionali.

Gli inizi sembrerebbero buoni, ma i mercati finanziari non sembrerebbero d’accordo. Lo Spread sale e scende manco fosse un altalena di un Luna Park. Arrivano i pirmi no sulla patrimoniale. Si pensa alla reintroduzione dell’ICI sulla prima casa e pare che la prima priorità di questo Governo siano i giovani.

Il punto è questo. Gli italiani di certo non si aspettano più miracoli ma di sicuro sono stanchi di essere sempre attaccati sull’unico filo possibile che tiene ancora in stallo le basi della nostra democrazia : LA SPERANZA.