CASA EDITRICE – I CONSIGLI PRATICI PER AVVIARE IL BUSINESS
Aprire una casa editrice di successo è impresa ardua ma non impossibile, se si comprendono al meglio i meccanismi di funzionamento del campo in cui si intende investire. Oggi, è risaputo che leggere non significa solo sfogliare le pagine – di carta – di un libro o di un giornale. Con l’avvento degli e-reader, ovvero i libri elettronici, è cambiato il modo della gente di rapportarsi con la lettura e di intendere il sapere.
Leggere ai tempi di internet. “Leggere è il cibo della mente”: è lo slogan lanciato da un noto spot pubblicitario che riassume bene il senso di quanto la cultura sia fondamentale per lo sviluppo delle generazioni di oggi e di domani. Eppure, il mercato editoriale è uno di quei settori più colpiti la crisi economico-finanziaria degli ultimi anni.
Cosa serve per aprire una casa editrice.
Inutile pensare di lanciarsi in un investimento simile senza un editore, in grado di valutare con serenità ed obiettività il mercato. Una casa editrice non può fare a meno di un piano editoriale. E’ un elemento che le serve per programmare le varie attività da svolgere e per fissare gli obiettivi che si vogliono raggiungere. Il piano editoriale serve anche per rendicontare entrate e uscite e per determinare il successo o meno, in termini soprattutto di vendite, di un dato progetto. L’iter che porta alla pubblicazione di un libro è complesso e delicato. Potrebbe essere necessario affidarsi a persone in grado di occuparsi della selezione dei dattiloscritti e degli autori da pubblicare. Inoltre, è fondamentale curare i testi anche dal punto di vista grafico: è risaputo che anche l’occhio vuole la sua parte. Inoltre, è necessario promuovere eventi ed attività di comunicazione legati all’uscita di un libro, come ad esempio la sua presentazione alla stampa. L’arrivo di un libro nelle librerie è solo l’ultimo step di un percorso molto lungo, fatto di diverse fasi particolari e tutte ugualmente rilevanti. Bisogna, inoltre, considerare che una piccola casa editrice, almeno in una fase iniziale, potrebbe far fatica a conquistare un mercato caratterizzato dalla presenza di storiche concorrenti che continuano a fare il bello e il cattivo tempo e a controllare gran parte della torta. Ecco perché bisogna lavorare davvero bene e fare di tutto per far conoscere i propri libri e autori alla grande e variegata platea dei lettori.
Un altro aspetto delicato è quello della distribuzione. Spesso, i distributori sono pieni di titoli delle solite case editrici. Il consiglio è di fare una ricerca a livello locale, puntando non ad un singolo distributore ma a diversi partner che, pur non avendo un nome o una fama importantissima, potrebbero rivelarsi dei buoni compagni di viaggio almeno nella fase di avvio dell’attività. Una casa editrice deve fare, infine, attenzione al marketing.
Gli adempimenti burocratici.
Da un punto di vista prettamente pratico, per aprire una casa editrice è necessario aprire una Partita Iva presso l’Agenzia delle Entrate. Inoltre, bisogna iscriversi alla Camera di Commercio mentre non è più necessario fare l’iscrizione al Registro degli Editori e degli Stampatori. Essendo un’attività particolare, è bene cercare di avere al proprio fianco in quest’avventura un commercialista o un consulente che avrà sicuramente maggiori conoscenze sulla materia. Prima di pubblicare un libro non bisogna dimenticarsi di chiedere il codice ISBN, che serve ad identificare il libro a livello internazionale. Si tratta di un codice a dieci cifre che identifica la nazione, l’editore, l’opera, l’edizione e un numero di controllo.
EACEA 13/2016. Anche l’Unione Europea si sta attivando al fine di favorire lo sviluppo del mercato editoriale. Recentissima è la pubblicazione del bando EACEA 13/2016 che ha l’obiettivo di supportare progetti di traduzione letteraria, favorendo la diversità culturale e linguistica a livello comunitario e negli altri Paesi partecipanti al sottoprogramma “Cultura”. Tutto questo attraverso la promozione e la circolazione transnazionale di lavori letterari di alta qualità, all’interno e al di fuori dell’Unione. Nel dettagli, le priorità dell’agevolazione in questione sono le seguenti:
- sostenere la circolazione della letteratura europea al fine di garantirne la più ampia accessibilità possibile;
- sostenere la promozione della letteratura europea, incluso l’uso appropriato delle tecnologie digitali, per distribuire e promuovere le opere;
- incoraggiare la traduzione e la promozione a lungo termine della letteratura europea di elevata qualità;
- incoraggiare la traduzione dalle lingue meno usate verso l’inglese, il tedesco, il francese, lo spagnolo (castigliano) in modo da garantire un’ampia circolazione delle opere letterarie;
- incoraggiare la traduzione dei generi meno rappresentati, come le opere per i giovani (bambini, adolescenti), i fumetti, i graphic novel, i racconti e la poesia;
- incoraggiare la traduzione e la promozione dei libri che hanno vinto il Premio Europeo per la Letteratura.
Beneficiari del bando sono gli editori o case editrici stabiliti in uno dei Paesi eleggibili per il bando e che abbiano personalità giuridica da almeno due anni alla data di scadenza per la presentazione delle candidature.
Le risorse disponibili sono pari a € 3.054.000 e il contributo UE può coprire fino al 50% dei costi totali ammissibili del progetto per un massimo di € 100.000. la data di scadenza è prevista per il 27/04/2016.