MINI IMU 2014 : ECCO CHI E QUANTO DEVE PAGARE
Il 2014 non poteva cominciare nel peggiore dei modi con il primo rebus di inizio anno denominato “Mini Imu“. La prima scadenza per il pagamento della Mini-Imu è il 24 gennaio e la procedura per calcolare come pagare la tassa è abbastanza complicata.
Per prima cosa ritengo utile chiarire in primis che il tributo riguarda i proprietari di immobili considerati abitazioni principale che hanno sia la residenza sia il domicilio fiscale in uno dei 2398 comuni italiani che hanno fissato un’aliquota Imu superiore al 4 per mille – fino a quella soglia infatti l’Imu è stata abolita.
I COMUNI DESTINATI ALLA MINI IMU
Tra le grandi città ci sono Roma, Milano, Napoli e Torino. Per i centri più piccoli coinvolti, si deve consultare la delibera 2013 del proprio comune (ogni comune deve pubblicarla sul loro sito).
Vi consiglio di scaricarvi il PDF del portale leggioggi.it, che mette a disposizione un elenco dei comuni con aliquote superiore.
CALCOLO DELLA MINI-IMU
Nell’ipotesi in cui risiediate in uno dei comuni interessati, per conoscere il calcolo bisogna partire dal comma 5 dell’articolo 1 del decreto 133 del 2013.
L’eventuale differenza tra l’ammontare dell’imposta municipale propria risultante dall’applicazione dell’aliquota e della detrazione per ciascuna tipologia di immobile di cui al comma 1 deliberate o confermate dal comune per l’anno 2013 e, se inferiore, quello risultante dall’applicazione dell’aliquota e della detrazione di base previste dalle norme statali per ciascuna tipologia di immobile di cui al medesimo comma 1 è versata dal contribuente, in misura pari al 40 per cento.
COME SI PAGA LA MINI IMU
La procedura è la stessa per l’Imu, utilizzando il modello F24 o bollettino postale. Per il modello F24 si compila la sezione «Imu e altri tributi locali», il codice trbuto per le abitazioni principali è 3912.
In totale, il gettito previsto per lo Stato sarà di 1,1 miliardo. La cifra coperta dai contribuenti è di circa 440 milioni, il 40 per cento del totale. A questi vanno aggiunti 660 milioni (il 60 per cento coperto dallo Stato).