Bollette,tasse,ricevute e multe .Conservate tutto per almeno cinque anni.
Sembrerebbe quasi impensabile , ma in realtà bisognerebbe veramente conservare in un posto molto sicuro ( il cuscino ovviamente è una provocazione) bollette e ricevute , affinchè queste non si perdano; per non rincorrere nello spiacevole inconveniente di dover impropriamente ripagare una seconda volta la bolletta del telefono di una sorella irresponsabile e fissata per i numeri cellulari, ma con interessi moratori STELLARI .Almeno cinque anni prima di cestinare una multa. Altrettanti dovrebbero passare prima di riservare lo stesso trattamento a quelle ricevute che, ammassate in tanti fascicoli in un mobile dello studio, possono dimostrare l’avvenuto pagamento di una tassa. Tempi tecnici per evitare di pagare due volte la stessa contravvenzione, nel primo caso, o per scongiurare l’arrivo di cartelle di pagamento per tributi già pagati, le cosiddette «cartelle pazze».
Ci sono documenti che, pur non soggetti a obbligo di conservazione, è comunque bene tenere nel cassetto: dal libretto di lavoro alle lettere di assunzione, di licenziamento o di dimissioni; dalle buste paga agli atti di matrimonio, di separazione e di divorzio, ai contratti di affitto registrati; dagli atti notarili di compravendita alle visure catastali dei terreni e dei fabbricati. E poi ancora i contributi previdenziali Inps o delle casse di previdenza, le sentenze di tribunale, perfino i risultati degli esami medici.Un altro campo nevralgico è quello delle multe. Le ricevute dei pagamenti per contravvenzioni stradali vanno conservate per cinque anni. Perché, spiega la sentenza 5828/2005 della Corte di cassazione, è questo il tempo necessario perché cadano in prescrizione i crediti per le sanzioni inflitte in base all’articolo 209 del Codice della strada.
In sostanza , state tranquilli , se il cuscino di vostro marito , sembra pullulare di fogli e cartacce , non sono lettere d’ amore di un ammiratrice segreta , sta solo cercando di farvi risparmiare qualche ingannevole broglio fiscale , e portare l’ adorabile e gelosa mogliettina in un romantico week-end in montagna . ( Se fossi in voi, la farei rimanere a casa con le bollette).