L’inizio del 2025 segna una svolta significativa per le imprese che operano nel Mezzogiorno, grazie all’introduzione della ZES Unica. Questa nuova configurazione semplifica e potenzia le Zone Economiche Speciali, rendendo più accessibili i benefici fiscali e le agevolazioni amministrative previste per favorire lo sviluppo economico e attrarre investimenti. In combinazione con il programma Transizione 5.0, le imprese possono sfruttare un pacchetto di incentivi unico nel suo genere, che permette di coprire fino al 100% delle spese ammissibili.
ZES Unica 2025: Un Nuovo Strumento per il Mezzogiorno
La ZES Unica nasce con l’obiettivo di superare le frammentazioni territoriali delle precedenti Zone Economiche Speciali e garantire un accesso più agevole agli incentivi. Con la ZES Unica, il Mezzogiorno viene considerato come un’unica area integrata, eliminando i vincoli geografici tra le singole regioni. Questo approccio permette alle imprese di operare su scala più ampia, beneficiando di:
- Semplificazioni amministrative: procedure autorizzative rapide e riduzione della burocrazia per i nuovi investimenti.
- Credito d’imposta potenziato: agevolazioni fino al 45% per le imprese in generale e fino al 60% per le micro e piccole imprese in regioni come Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Basilicata.
- Riduzione degli oneri fiscali: esenzioni totali o parziali dall’IRAP e dagli oneri previdenziali per nuovi assunti, per periodi pluriennali.
- Zone Franche Doganali: creazione di aree con agevolazioni sui dazi e semplificazioni doganali per favorire l’export.
Questa riorganizzazione prevede che tutte le aree ZES siano coordinate da un unico Commissario Straordinario, responsabile di garantire uniformità e velocità nell’erogazione dei benefici.
ZES Unica e Transizione 5.0: Un Binomio Vincente
La vera forza della ZES Unica 2025 risiede nella possibilità di cumulare i suoi benefici con gli incentivi del piano Transizione 5.0, che mira a promuovere innovazione tecnologica, sostenibilità e digitalizzazione. In particolare, la cumulabilità consente:
- Investimenti tecnologici: acquisto di macchinari avanzati e sistemi digitali automatizzati per l’Industria 4.0.
- Sostenibilità ambientale: realizzazione di impianti fotovoltaici e progetti per la decarbonizzazione.
- Digitalizzazione dei processi: software e soluzioni tecnologiche per l’automazione delle attività aziendali.
- Formazione del personale: accesso al Fondo Nuove Competenze per aggiornare le capacità dei lavoratori.
Grazie alla sinergia tra i due strumenti, le imprese del Mezzogiorno possono ridurre in maniera sostanziale i costi di investimento, beneficiando di agevolazioni che coprono interamente le spese ammissibili.
Cumulabilità fino al 100%: Dettagli Operativi
L’aliquota massima del credito d’imposta Transizione 5.0 è del 45% per tutte le imprese, ma raggiunge il 60% per le micro e piccole aziende in regioni svantaggiate. Quando questi incentivi vengono cumulati con il credito d’imposta della ZES Unica, si può arrivare al 100% delle spese agevolabili. Questo significa che le imprese possono realizzare progetti senza dover sostenere costi netti, rendendo particolarmente vantaggioso l’avvio di nuove attività o l’ammodernamento di quelle esistenti.
Ambiti di Applicazione della ZES Unica
Gli interventi prioritari per il 2025 includono:
- Logistica e trasporti: sviluppo di infrastrutture portuali, interporti e zone di stoccaggio per migliorare la competitività delle imprese nel settore dell’export.
- Energia rinnovabile: creazione di impianti fotovoltaici o eolici per ridurre i costi energetici e aumentare la sostenibilità.
- Industria manifatturiera avanzata: promozione di tecnologie di produzione ad alto valore aggiunto.
- Servizi tecnologici: supporto alle imprese IT per lo sviluppo di software e applicazioni digitali.
Semplificazioni Amministrative: Un Fattore Chiave
Una delle principali innovazioni della ZES Unica è rappresentata dalla Zona a Burocrazia Zero. Le imprese che operano all’interno della ZES Unica beneficiano di un iter semplificato per:
- Permessi di costruzione e ampliamento;
- Autorizzazioni ambientali e paesaggistiche;
- Registrazione di nuove attività produttive.
Queste semplificazioni sono gestite attraverso un unico sportello digitale, che accelera l’intero processo autorizzativo.
Scadenze Fondamentali per il 2025
- Entro il 30 gennaio 2025: invio delle domande per accedere al credito d’imposta ZES Unica.
- Entro il 31 gennaio 2025: comunicazioni relative al credito d’imposta Transizione 5.0 e avvio delle spese ammissibili.
- Entro il 10 febbraio 2025: presentazione dei piani formativi per accedere al Fondo Nuove Competenze.
La ZES Unica 2025 rappresenta una straordinaria opportunità per le imprese del Mezzogiorno di rafforzare la propria competitività sul mercato nazionale e internazionale. La possibilità di cumulare gli incentivi con il piano Transizione 5.0, unitamente alle semplificazioni amministrative introdotte, rende il 2025 un anno cruciale per pianificare investimenti strategici. Le imprese che sapranno cogliere questa occasione potranno posizionarsi come protagoniste dello sviluppo economico sostenibile e innovativo dell’Italia.