IL GOVERNO SBLOCCA I CREDITI ALLE PA

 

Il dato più importante è sicuramente quello annunciato ieri  dal l premier Mario Monti spiegando in conferenza stampa che verranno smaltiti “20-30 miliardi nel corso di quest’anno”. Monti parla di :  “Carburante per riaccendere il motore della produttività” Una svolta epocale per le oltre 150 mila imprese che lavorano con la pubblica amministrazione  che si trovavano in una situazione di debito da ormai troppo tempo. Secondo una stima di Bankitalia, i crediti tra le imprese e la P.A. ammonterebbero a circa 60-70 miliardi, cui ne vanno aggiunti altri 30-40 tra le PMI.  Un giro di liquidità che vale complessivamente oltre 100 miliardi di euro, ovvero circa 6 punti di Pil. 

Un articolo molto interessante e ben fatto è stato redatto dal collega Manuele Valentini, dottore commercialista e revisore contabile, che nel suo sito web spiega i meccanismi  dei 4 Decreti Ministeriali che  daranno il via alla stagione dei pagamenti.

Questo in breve un piccolo estratto del collega Valentini :

I decreti mirano a tamponare l’attuale fase di emergenza con la previsione della certificazione dei crediti che le imprese vantano nei confronti della P.A. per ottenere liquidità tramite il sistema bancario e la compensazione dei debiti.

Gli obiettivi di tale fase di emergenza sono quelli di fornire liquidità alle imprese, rendere semplice per fornitori e debitori il meccanismo della certificazione, superando la frammentazione sul territorio, ridurre il rischio di inerzia della Pubblica Amministrazione e favorire una risoluzione per i debiti iscritti a ruolo.

Il perseguimento di tali obiettivi si realizza attraverso i seguenti strumenti individuati dal Governo:

  •   2 decreti certificazione crediti
  •  1 decreto compensazione crediti-debiti
  •   1 decreto Fondo Centrale di Garanzia
  •   1 Accordo banche-imprese

Insomma, per farla breve, il Governo adotta nuove politiche di credito per dare fiducia e ossigeno ai mercati della PA. Adesso non bisogna che aspettare.

L’importante che da Palazzo Chigi  prendano sul serio in considerazione il fatto,  soprattuto di questi tempi, che  : “IL TEMPO E’ DANARO”