A FINE ANNO BONUS PER 9 DIRIGENTI SU 10
Tagliare i bonus. Un ritornello che si è sentito più volte nel corso di questi mesi. Molte società (soprattutto nel settore finanziario) hanno preso questa decisione. Sia per «motivazioni etiche» (gli azionisti e l’opinione pubblica non prenderebbero bene la scelta di premiare manager che con la loro spregiudicatezza hanno contribuito a mettere in crisi l’azienda). Che per ragioni di «risparmio». E non ultimo per ragioni di rispetto verso i contribuenti. Almeno questo è quanto tutti (compreso il presidente americano Barack Obama) si sarebbero aspettati dai vertici del colosso assicurativo Aig, che hanno utilizzato i soldi pubblici per dare i bonus agli stessi manager che l’avevano condotta sull’orlo del crac. Insomma l’austerity è un’obbligo. Sia nel privato, che nel pubblico. Considerando che tutte le principali economie del mondo sono dovute intervenire per sostenere i settori economici più in crisi.Insomma un’ulteriore conferma della scarsa meritocrazia di cui da sempre viene accusata la pubblica amministrazione italiana. Una situazione a cui il ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta e la sua riforma antifannulloni (come è stata ribattezzata la legge 15) intendono mettere un freno. Il controllo dei risultati è infatti uno dei punti cardine della riforma. Le pubbliche amministrazioni saranno obbligate ad affidare la valutazione ad esterni (e non più ad interni facilmente influenzabili) e si dovranno adottare criteri di valutazione omogenei. Tutti elementi che, secondo il professor Bellè, vanno nella giusta direzione. Ma per vedere i risultati della riforma bisognerà ancora aspettare. La legge è ufficialmente in vigore ma si attendono ancora i decreti attuativi (che dovrebbero arrivare prima dell’estate). Intanto i bonus continueranno ad essere erogati a pioggia. Meglio uscire con l’ombrello di questi tempi.
C’è da dire , che con la nuova riforma anti-fannulloni , qualcosa sta cambiando . Almeno nei settori gerarchici medi , la situazione sembra essere sotto controllo , ovviamente ci sono le eccezzioni . Ma possiamo ben sperare , nel settore pubblico dove presto servizio , si cazzeggia meno , e si lavora con più professionalità , credo !