PRONTA A PARTIRE LA SABATINI TER
Dal prossimo 2 maggio le piccole e medie imprese avranno una carta in più per ripartire, guardare al futuro con fiducia, per fare investimenti. “La nuova Sabatini o Sabatini-ter è lo strumento di legge che abbiamo voluto dare per accrescere la competitività del sistema produttivo e migliorare l’accesso al credito per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature. Insomma, per ripartire davvero”. Lo sostiene, in una nota, Teresa Bellanova, viceministro allo Sviluppo economico, dopo la pubblicazione sul sito del ministero di tutte le coordinate utili alle imprese per accedere ai finanziamenti: la circolare 26672/2016 ha, infatti, recepito tutte le novità introdotte dal decreto legge 3/2015 (che, fra le altre cose, introduce il leasing finanziario agevolato) e del successivo decreto interministeriale attuativo del 25 gennaio 2016. Quest’ultimo – di fatto – ha ridisegnato la cornice della Nuova Sabatini, svincolando le riserve finanziarie dal plafond di Cassa Depositi e Prestiti: ora le banche e gli intermediari finanziari potranno attingere alle proprie provviste per finanziare gli investimenti delle PMI.
La procedura. La domanda si potrà presentare esclusivamente via PEC in formato elettronico (in base al fac-simile pubblicato sul sito del ministero), da inviare alle banche o istituti finanziari accreditati (l’elenco è pubblicato dal ministero e dall’ABI).
La domanda per la Sabatini-ter è sottoscritta dal legale rappresentante dell’impresa mediante firma digitale, in bollo (con l’esclusione delle PMI di agricoltura e pesca), allegando la seguente documentazione:
- modulo di domanda sottoscritto dal procuratore dell’impresa; copia dell’atto di procurae del documento di identità del soggetto che rilascia la procura;
- prospetto recante i dati per il calcolo della dimensione d’impresa;
- contributo superiore a 150mila euro o finanziamento superiore a 1,9 milioni di euro: dichiarazionesui dati necessari per la richiesta delle informazioni antimafia.
La banca può chiedere eventuale integrazione della documentazione, che vanno fornite
La banca avanzerà, poi, richiesta al Ministero, sulla base della documentazione fornita dall’impresa, da inviare entro il giorno 6 di ciascun mese.
Le domande verranno valutate in base all’ordine cronologico, fino a esaurimento della disponibilità.
Esito positivo della domanda. Entro l’ultimo giorno del mese successivo al via libera ministeriale, la banca emette il provvedimento di concessione del finanziamento, e nei successivi dieci giorni trasmette al dicastero l’elenco dei finanziamenti concessi. A questo punto, il Ministero ha un altro mese (30 giorni) per il provvedimento definitivo di concessione dell’agevolazione, sulla base del quale viene stipulato il contratto fra impresa e banca.
Le risorse disponibili. Ricordiamo che a disposizione dei finanziamenti per gli investimenti in beni strumentali della Sabatini-ter ci sono 5 miliardi di euro (dai precedenti 2,5 mld). L’agevolazione è analoga alle precedenti Sabatini: finanziamento agevolato da 20mila a 2 milioni di euro per ogni impresa, con il Ministero che copre parte degli interessi; l’investimento va effettuato nei successivi 12 mesi e si articola in cinque anni. Le spese devono essere finalizzate all’acquisto di macchinari, impianti, beni strumentali, attrezzature nuove, harware e software.
Le possibilità di fare impresa sono concrete. “Il governo sta mettendo in campo tutti gli strumenti utili ad agganciare in Italia la ripresa internazionale” – prosegue Teresa Bellanova. Occorrono “risorse per gli incentivi, per aiutare le start up innovative, per le reindustrializzazioni di molte aree in difficoltà. La nuova Sabatini va nella stessa direzione e rafforza le possibilità di fare impresa e creare lavoro”.
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