Stanziati dal Governo 256,5 milioni di euro per rafforzare le reti telematiche e le infrastrutture digitali.
Sono stati presentati lo scorso 13 marzo dal MIUR e dal MISE tre bandi, per un valore complessivo di 256,5 milioni di euro, che individuano una serie di interventi in grado di sostenere la competitività delle imprese e il sistema di ricerca pubblica e privata nel Mezzogiorno . Potenziamento delle infrastrutture di ricerca delle Università e degli Enti Pubblici di Ricerca nelle Regioni della Convergenza (Sicilia, Calabria, Puglia e Campania), elaborazione di progetti di innovazione della Pa per garantire servizi di elevata qualità ai cittadini; sostegno alla competitività delle imprese, anche a livello di start up, attraverso quattro iniziative di ricerca e innovazione.
Finalmente arriva nuova linfa finanziaria anche nel Mezzogiorno d’Italia ( 256,5 milioni di euro ) grazie al Piano di Azione e Coesione, che Miur e Mise hanno aderito nel 2012 con l’intento di favorire le Regioni della Convergenza nella spesa dei fondi strutturali.
Per quanto riguarda il settore della ricerca, un bando in particolare rilancia il potenziamento strutturale con una dotazione di 76,5 milioni di euro, con l’intento di sostenere lo sviluppo del sistema della ricerca e dell’istruzione, nelle Regioni della Convergenza, attraverso il potenziamento delle strutture di servizio.
Il bando si articola in tre linee di intervento.
- La prima linea punta alla creazione, l’adeguamento, il rafforzamento e consolidamento strutturale di reti telematiche e infrastrutture digitali (Ict), sul modello di quelle esistenti, mediante lo sviluppo e l’adozione di soluzioni innovative e tecnologicamente avanzate.
- La seconda linea di intervento riguarda il potenziamento di strumentazioni e dotazioni logistiche e infrastrutturali, necessarie per il monitoraggio ambientale e territoriale.
- La terza linea punta alla realizzazione strutturale di sistemi di gestione dell’archiviazione digitale di libri e archivi attraverso soluzioni standard aperte, nella logica dell’open government e open access.
Previsti invece da Mise e Miur, 150 milioni di euro per il secondo bando che favorirsce la ricerca e lo sviluppo di soluzioni e servizi innovativi di pubblica utilità che al momento non presenti sul mercato. Tali risorse saranno impiegate attraverso lo strumento dei bandi pre-commerciali, a cui potranno partecipare tutte le amministrazioni pubbliche delle Regioni Convergenza. Con tale bando le PA interessate potranno descrivere il proprio fabbisogno di servizi innovativi e progetti tecnologici e di ricerca che, in linea con le indicazioni del VIII Programma Quadro di ricerca e innovazione Horizon 2020, per alimentare in termini di innovazione e tecnologia il tessuto industriale locale.
Infine, il terzo bando prevede ‘Progetti per il sostegno di Startup’ con lo scopo di rendere più competitive soprattutto le micro e le piccole e medie imprese delle Regioni della Convergenza in collaborazione con università, centri di ricerca, amministrazioni pubbliche e grandi imprese. Le startup devono essere attive da meno di sei anni (start up o spin-off). I progetti avranno a disposizione 30 milioni di euro e si articoleranno su quattro direttrici per la valorizzazione e gestione dell’imponente flusso di dati generati dalle tecnologie digitali (Big Data, 8 milioni); utilizzo di tecnologie digitali per innovare le modalità di produzione, fruizione e distribuzione dei contenuti culturali (Cultura a impatto aumentato, 14 milioni); valorizzazione di iniziative di innovazione in ambito sociale (Social Innovation Cluster, 7 milioni) esviluppo all’interno delle Università italiane di luoghi di contaminazione fra studenti di discipline diverse per promuovere la cultura dell’imprenditorialità e dell’innovazione (Contamination Labs, 1 milione).