STOP AI FINANZIAMENTI PER LE FIERE CHE SFRUTTANO GLI ANIMALI E SCOPPIA LA POLEMICA

Due cose mi hanno sempre sorpreso: l’intelligenza degli animali e la bestialità degli uomini. Con queste parole parlava Tristan Bernard, a proposito dello sfruttamento degli animali. Eppure è stato cosi per secoli, ma questa mattina, durante la conferenza stampa prima delle ferie estive, il ministro per il Turismo, Michela Vittoria Brambilla, ha detto che avrebbe rivalutato i finanziamenti pubblici indirizzati alle manifestazioni tradizionali, escludendo di elargire danaro a tutte quelle che prevedono violenza o sfruttamento di animali.Se la Catalogna ha abolito la Corrida, noi possiamo rinunciare a qualche Palio” ha affermato il ministro”, e scoppia la polemica …..

Scende in primis in campo l’ineffabile sindaco di Siena, Cenni, che ne ha dette di ogni, sul ministro in gonnella, per fortuna evitando di ricordare gli autoreggenti, cosa ormai trita e ritrita quando si parla della Brambilla. Chi invece è andato giù con un savoir faire da vero gentleman è stato il presidente della regione Toscana che, riferendosi al capo del dicastero turistico, ha affermato.”Abbiamo un ministro del turismo che fa ridere i polli”. Noblesse oblige. Se questo è il livello degli amministratori toscani.
“Chi attacca il Palio attacca tutta Siena”, ha affermato Cenni, che dichiara che il Palio è perfettamente in linea con l’ordinanza di tutela degli animali.
Non è che alla Brambilla, il rischio di una  non certa maggioranza al Governo, gli ha fatto male alla salute ???!!!

Nello stesso anno avvenne il macello di Ferrara. Boao Nero e In Space infilano delle buche e si spaccano le ossa, mentre il pubblico inorridito (e chi ha visto ciò che la TV ha censurato ma YouTube no) guardava Blasco arrivare sul rettilineo con entrambe le zampe spaccate, i nodelli che roteavano sull’asse del radio e strie di sangue che correvano lungo il percorso. Tutti diligentemente soppressi, chi sul campo, chi appena riparato da una tenda di fortuna.
Ma cosa ha detto il ministro per essere crocefisso anche dai suoi di partito? Semplicemente che era ora di rivalutare le manifestazioni dove si sfruttano animali e considerare se vi erano le caratteristiche di adeguata tutela del benessere animale per elargire loro fondi pubblici. Mi romperebbe proprio le scatole sapere che la manifestazione dove vince chi riesce a strappare il collo all’oca appesa a testa in giù usufruisse delle mie tasse per sopravvivere.
Che il Palio di Siena abbia compiuto delle migliorie sotto l’aspetto della tutela dei cavalli è fuor di dubbio, come è fuor di dubbio che l’ha fatto perché rompiscatole come me gli hanno azzannato le costole fregandosene della sua fama mondiale. Rimane che, a ogni corsa, i cavalli rischiano le zampe e la vita per il ludibrio e il business che ci sta dietro. Inutile che il sindaco di Siena s’incazzi se anche il “suo” palio viene preso in considerazione. Anzi, sia contento perché deve fare da modello per tutti gli altri.