IL FUTURO DELL’AFRICA E’ IN AFRICA

Lo Spazio di Mauri vuole contribuire a sostenere l'attività di AMREF che in 50 anni è diventata la principale organizzazione sanitaria privata, senza fini di lucro, presente in Africa Orientale, impiega oltre 800 persone, per il 97% africani, gestisce 140 progetti di sviluppo sanitario in 6 paesi, attraverso la diffusione di questo video.


GRU VILLAGE FESTIVAL 2011

Dopo il successo degli anni passati, torna anche quest’anno, alla sua 6° edizione, uno dei maggiori festival estivi torinesi. Il GruVillage, è ormai divenuto un punto di riferimento culturale e d’intrattenimento dell’estate torinese, con un ricco cartellone che prevede una ricca gamma di spettacoli per tutte le età e piaceri. Dal 18 giugno al 6 agosto, Torino si prepara ad allietare le notti piemontesi


LA CRISI DEL PRECARIATO

Il futuro fa paura e sembra essere buio per una buona percentuale della generazione giovanile. La preoccupazione è motivata da dati Excelsior che vede sette giovani su dieci, entrare nel mercato del lavoro da precari. E senza alcuna distinzione in base al titolo di studio, anche da un punto di vista retributivo. Il concetto è sempre lo stesso: largo ai giovani. Una buona speranza sarebbero gli accordi regionali per superare le crisi aziendali che si sono susseguite nel corso dell’anno. La verità è che oggi la disoccupazione fa molta più paura che la microcriminalità . Per il 39,8% dei giovani la preoccupazione più grave è proprio quella di perdere il lavoro, seguita dalla microcriminalità (30,2%). Nel Mezzogiorno, sono stati bruciati qualcosa come 271mila posti di lavoro (-4,1%) e l'industria e il turismo hanno perso "colpi"Per non parlare poi delle aspettative retributive dei giovani "colletti bianchi" (il Censis intervista quelli laureati in economia e in ingegneria), che risultano essere di gran lunga minori di quelle dei loro colleghi europei. Nel 2009 il primo stipendio annuo atteso è inferiore rispettivamente del 20,2% e del 21,4% di quello medio europeo.


MERIDIONALE SONO

Essere meridionali non è facile. Nascere nel sud, ha sempre destato un certo effetto. E come 60 anni fà, anche oggi si continua a vivere le stesse sensazioni e i comuni pregiudizi, (come ogni giorno sono costretti i giovani che hanno avuto la sfortuna di vivere o semplicemente di essere nati a CASAL DI PRINCIPE, piuttosto che a CORLEONE). Come se tutti i giovani di quelle parti fossero mafiosi o appartenenti al clan dei Casalesi.

Di sicuro vivere nel meridione è già di per se una provocazione. Non voglio giustificare il mio essere e la scelta di essere ritornato nella mia terronia... Di sicuro l'unico problema grosso del meridione è quello di essere il meridione. Una cosa da non da poco certo... ma di sicuro non così tragica tale da esorcizzare il meridionale come una razza. Su un quotidiano nazionale, l'altro giorno leggevo che il sud Italia è stato attualmente paragonato al terzo mondo africano. Niente di male ci mancherebbe, se non fosse che il paragone è stato usato in maniera dispreggiativa. Perchè il meridione oggi è sinonimo di "monnezza". Un lussureggiante doppio senso con sottilissimo sarcasmo, visto che la monnezza sporca le strade, ma riempie i portafogli della malavita....


REGOLAMENTAZIONI COLF E BADANTI

In Italia ci sono più di 1 milione e duecento mila Colf, di cui il 97% è donna e per il 79% sono stranieri. Di queste pù di cinquecento mila sono irregolari. Ecco perchè, l'idea del Governo di regolamentare questa fascia di lavoratori ( un modo anche per fare cassa alle entrate dello Stato... detto tra noi ).. Assumere una badante è molto semplice, per le italiane o comunitarie bastano un documento valido e il codice fiscale. Le pratiche per l'assunzione vanno espletate entro le 24 ore precedenti l'inizio del rapporto di lavoro presso l'Inps o i Caf, i patronati e le associazioni autorizzate. Dverso è il caso dei lavoratori extracomunitari, che devono essere in possesso del permesso di soggiorno; il loro datore di lavoro deve inviare in Prefettura 5 giorni prima dell'inizio del rapporto una copia del contratto di soggiorno e di quello di lavoro. Deve garantire un orario settimanale non inferiore a 20 ore, dimostrare di possedere un reddito annuo almeno doppio rispetto alla retribuzione dovuta al lavoratore, impegnarsi al pagamento delle spese di viaggio in caso di rimpatrio, assicurare alloggio adeguato o esibire la richiesta del certificato di abitabilità dell’alloggio in cui vive il lavoratore.