Il crollo degli strumenti di comunicazione classici ( TV, Radio, Carta stampata ) è la palese dimostrazione che oggi il nostro lavoro si concentra principalmente attraverso l’economia dell’informazione. Oggi l’informazione gira sul web. Gestire i propri clienti è sempre più difficile ma soprattutto è diventato sempre più costoso mantenere e fidelizzare il cliente, perché le aziende crollano nei fatturati e gli utili si restringono marginalmente a fronte di nuovi piani d’investimenti per permettere alle imprese di acquisire nuove tecnologie per conquistare una buona fetta del mercato.
Il rapporto, che si basa sui dati nazionali forniti da tutte le organizzazioni datoriali aderenti a Business Europe, tra cui la Confindustria, prevede, infatti, che nel 2011 il PIL dell'Europa a 27 (EU27) crescerà del 1,8% e nell'area saranno creati un milione di nuovi posti di lavoro, con un incremento atteso del tasso di occupazione pari allo 0,4%. Il tasso di disoccupazione, invece, dovrebbe rimanere stabile al 9,6%.
Giulio Tremonti ne parla ormai da circa un anno e durante una gremita platea di imprenditori, presenti al forum della Confcommercio-Ambrosetti a Cernobbio, ufficializza la prossima tappa per la nuova riforma fiscale, preonta tra un paio d'anni. La riforma fiscale si farà in «2-3 anni e discutendo con tutti» ha sottolineato il Ministro dell'Economia, che mantiene la linea della prudenza, a fronte delle richieste di stringere i tempi che arrivano da settori della maggioranza e dalle parti sociali. Parlare di riduzione delle tasse per il lavoro e le famiglie, non è un impresa facile, che non dovrebbe essere dicussa in una giornata, ma neanche in un ventennio...
La Puglia si muove. E lo fa velocemente. Perchè contro il fattore crisi, l'unica soluzione è quella di andare avanti alla ricerca di nuove soluzioni. E cosi la regione del sole e del mare, decide di scommettere sulla ricerca e sull'internazionalizzazione per trovare un uscita da questo enorme problema che abbaglia le economie di tre quarti del pianeta !!!. E lo fa attraverso 386 progetti di altissimo profilo che programmano investimenti per più di 145milioni di euro, segno di una Puglia dinamica, che guarda avanti e non si lascia intimorire dalle ultime statistiche che fanno del Sud, una Zona delicata.Avevate dubbi ? A raccontare tutto ciò sono cinque delle sei graduatorie previste per i bandi anticrisi già chiusi. La quinta che riguarda gli "Aiuti agli investimenti in ricerca per le Piccole e Medie Imprese" è stata firmata proprio alcuni giorni fà. In questo modo, se da un lato è stato compiuto un ulteriore passo avanti verso il completamento della manovra, dall'altro i progetti di ricerca industriale inseriti negli elenchi ci offrono uno spaccato della Puglia futura. Una regione che non ci stà a piegarsi e piangersi addosso i problemi economici e finanziari e reagisce con fantasia e creatività cercando di innovare la propria produzione attraverso la ricerca