LA PUGLIA SCOMMETTE CONTRO LA CRISI

La Puglia si muove. E lo fa velocemente. Perchè contro il fattore crisi, l'unica soluzione è quella di andare avanti alla ricerca di nuove soluzioni. E cosi la regione del sole e del mare, decide di scommettere sulla ricerca e sull'internazionalizzazione per trovare un uscita da questo enorme problema che abbaglia le economie di tre quarti del pianeta !!!. E lo fa attraverso 386 progetti di altissimo profilo che programmano investimenti per più di 145milioni di euro, segno di una Puglia dinamica, che guarda avanti e non si lascia intimorire dalle ultime statistiche che fanno del Sud, una Zona delicata.Avevate dubbi ? A raccontare tutto ciò sono cinque delle sei graduatorie previste per i bandi anticrisi già chiusi. La quinta che riguarda gli "Aiuti agli investimenti in ricerca per le Piccole e Medie Imprese" è stata firmata proprio alcuni giorni fà. In questo modo, se da un lato è stato compiuto un ulteriore passo avanti verso il completamento della manovra, dall'altro i progetti di ricerca industriale inseriti negli elenchi ci offrono uno spaccato della Puglia futura. Una regione che non ci stà a piegarsi e piangersi addosso i problemi economici e finanziari e reagisce con fantasia e creatività cercando di innovare la propria produzione attraverso la ricerca


PIANO CASA IN PARTENZA

Ne avevamo gia parlato in precedenza sullo Spazio di Mauri, proprio lo scorso marzo, del Piano Casa . Adesso alla vigilia dell'accordo firmato dal premier Berlusconi è tutto pronto. Si conclude così, l'iter procedurale per il concreto avvio del piano casa, che si prefigge l'obiettivo di realizzare centomila alloggi in 5 anni. Il Piano, prevede interventi diversificati a seconda delle categorie interessate, disponibilità di finanziamenti pubblici e privati da utilizzare con procedure snelle, incentivi e agevolazioni fiscali


BANDO START UP

Ecco l nuo bando denominato "START UP" da 43milioni di euro, che la regione Puglia mette a disposizione per donne, giovani, disoccupati, lavoratori in procinto di perdere il posto, cassaintegrati, ragazzi di "Bollenti Spiriti", precari. È l'avviso per lo "Start up" di microimprese realizzate da soggetti svantaggiati, l'unico che permette, non ad un'azienda ma ad un privato cittadino, di uscire dalle difficoltà mettendosi in proprio, una sorta di passaporto verso una svolta esistenziale che può rivelarsi risolutiva soprattutto in tempi di crisi. E' un bando istituito dalla manovra anticrisi, e rappresenta il più potente incentivo del genere in Italia. Mette a disposizione fino a 400mila euro a fondo perduto per ogni microazienda, di questa somma 150mila euro potranno essere spesi per investimenti, acquisto di locali, suoli, strumenti e attrezzature e 250mila per i costi di funzionamento di un'impresa, dunque stipendi, affitti, leasing, bollette. Il tutto per tre anni di esercizio.


UNA PUGLIA DIMENTICATA