Continua lo show del Puglia per le prossime elezioni regionali. Saranno infatti le primarie, a scegliere il candidato del centrosinistra alle prossime elezioni per la presidenza della Regione Puglia. La sfida, è stata fissata al 24 gennaio,( salvo altre sorprese), tra il deputato del Pd Francesco Boccia, designato all'unanimita' dall'assemblea regionale del Pd ( che in queste settimane ha avuto il compito dal Pd, di monitorare il territorio a caccia di gradimenti), e il governatore uscente Vendola, in polemica con parte del partito, che è contrario alla sua ricandidatura. L'Udc, nonostante sia apertamente contraria a Vendola, si e' riservata di decidere dopo l'esito delle primarie. Una soluzione che unisce, affermano i vertici del Pd, ma di unione se ne vede ben poca. Tanto che Massimo D'Alema afferma di lavorare a favore di Nichi Vendola, per "poterlo recuperare". Ma recuperare da chi ? Da cosa ?
Buon anno a tutti. A tutti i pugliesi fuori ed a quelli dentro. Perchè il 2010 in Terronia è appena cominciato... e le polemiche non mancano. Strano ?!!?!?!? Io direi normale routine. Si perchè se il 37% dei pugliesi ha accusato il colpo della carenza economica/finanziaria delle festività. Un nuovo anno all'insegna delle tecnostrutture, della messa in sicurezza, dei fondi di investimento regionali e dei finaziamenti alle strutture turistico- alberghiero, che a quanto pare stanno per arrivare nelle casse di Puglia. Ed invece no. Qui in Puglia si parla delle primarie, di regionali, di politici. Vendola o Emiliano.... è questo il vero problema ? Possibile che il 2010 debba iniziare con le polemiche del deputato di Italia dei Valori (IDV), Pierfelice Zazzera , che parla di un penoso spettacolo pugliese ?
Caro Babbo Natale, finalmente anche quest'anno ci accingiamo a festeggiare la festa più bella dell'anno. La festa della pace, della fratellanza, la festa dei bimbi. Di tutti quelli che riceveranno un dono. Un dono che nasce dal cuore e che scende piano piano giù per il portafogli. Spesso saltando anche su quella carta plastificata. Che tutti ormai hanno con se. ....Anche chi non ha il conto in Banca..... Anche chi non ha il portafogli per tenerla conservata ed al sicuro. Perchè di questi tempi è facile che qualche malintenzionato possa rubarla. Ma è anche vero, che quelli dell'Est, si rubano solo il numerino segreto... Loro non rubano la plastica, perchè non fanno la raccolta differenziata...
Questo,.... caro Babbo Natale, si chiama "Phishing", ed io l'ho imparato su msn quando mi arrivano le e-mail della "Banca Federiciana " piuttosto quelle delle "Poste Italiane".... Mia nonna credeva fosse il nome della pescheria dell'Auchan.... Che vuoi, caro Babbo Natale... lei è anziana... ai suoi tempi non esistevano tutte queste cose. Il Natale si festeggiava in famiglia e sotto l'albero si scambiavano i doni che tu portavi. E tu, Babbino mio.... non sempre li portavi, mi ha confessato la nonna.
Sarà che l’aria natalizia, ha abbassato un po’ i toni dell’informazione. Sarà forse che i 59 milioni di italiani iniziano a non tollerare più le notizie politicizzate. Magari perché destra o sinistra non fa più alcuna importanza o forse perché il popolo si è talmente abituato alle solite tiritere che ci richiamano alle proteste contro il sistema, che più a nessuno nuoce una coscienza. Eppure sarebbe sbagliato non chiedersi come mai aziende private dovrebbero lucrare sul nostro “oro blu”, che dall’alba dei tempi ancora non civilizzati, è sempre stato un patrimonio pubblico. Non è una messa in scena politica, ma è ciò che sta accadendo in gran parte del mondo occidentale e che potrebbe accadere pure in Italia entro il 2011, sempre se sarà considerata legge la “privatizzazione dell’acqua”. Ma spieghiamo un attimo che cosa potrebbe accadere nella penisola della “pizza, spaghetti e mandolino” tra circa un anno : In realtà ciò che potrebbe essere privatizzata, non è quella che in chimica è meglio conosciuta con il simbolo “H2O”, bensì il servizio di erogazione che porta l’acqua nelle nostre case. L’acqua è oggi un bene dello Stato, fornito tramite gli enti locali e le aziende municipalizzate. E finché questo bene primario rimarrà pubblico, non potrà mai avere come scopo il guadagno. Al massimo un pareggio di bilancio, cioè il pagamento del puro costo del servizio.
Essere meridionali non è facile. Nascere nel sud, ha sempre destato un certo effetto. E come 60 anni fà, anche oggi si continua a vivere le stesse sensazioni e i comuni pregiudizi, (come ogni giorno sono costretti i giovani che hanno avuto la sfortuna di vivere o semplicemente di essere nati a CASAL DI PRINCIPE, piuttosto che a CORLEONE). Come se tutti i giovani di quelle parti fossero mafiosi o appartenenti al clan dei Casalesi.
Di sicuro vivere nel meridione è già di per se una provocazione. Non voglio giustificare il mio essere e la scelta di essere ritornato nella mia terronia... Di sicuro l'unico problema grosso del meridione è quello di essere il meridione. Una cosa da non da poco certo... ma di sicuro non così tragica tale da esorcizzare il meridionale come una razza. Su un quotidiano nazionale, l'altro giorno leggevo che il sud Italia è stato attualmente paragonato al terzo mondo africano. Niente di male ci mancherebbe, se non fosse che il paragone è stato usato in maniera dispreggiativa. Perchè il meridione oggi è sinonimo di "monnezza". Un lussureggiante doppio senso con sottilissimo sarcasmo, visto che la monnezza sporca le strade, ma riempie i portafogli della malavita....
Quando si parla di Italia, non c'è storia. Il cibo, quello buono è "made in Italy". All'estero lo sanno. Dovunque sono andato, mi bastava dire che ero italiano e venivano fuori tre parole. Quelle più conosciute e che sono diventate il simbolo dell'Italia (di una non è che ci sia tanto da andare fieri) : MAFIA, PIZZA E MOZZARELLA. Eppure gli alimenti italiani( prosciutti, latticini, pasta, grani, carne) non sempre sono realmente quello che sono e i NAS, ci hanno aiutato a scoprire l'universo degli alimenti italiani... certo la prima cosa che mi viene in mente è : " Chissa altrova cosa combinano". Ma come dice il detto i panni si lavano a casa propria... e quindi per il momento pensiamo a noi.
L'italia é il paese per eccellenza, dove per contare qualcosa devi essere genio, o magari ( la via più corta) avere tante "amicizie" importanti. E' molto raro che qualcuno riesca ( non sempre) a occupare una posizione di rilievo, sopratutto in politica, prima dei 50 anni. Molto spesso, abbiamo pensato di andare altrove, dov' é normale che si diventi amministratore delegato a 30 o premier a 40, per merito, per le capacità. Eppure i nostri cugini francesi, non se la passano meglio dello stivale, dove baronati e baronetti, monopolizzano il settore del lavoro e dei titoli, visto che che al secondogenito del presidente francese Sarkozy è stata affidata la guida del centro direzionale più grande d'Europa. Jean Sarkozy, che di anni ne ha solo 23 e fino ad oggi non ha gestito nulla se non un ben poco brillante percorso universitario che lo vede al secondo anno di legge dopo aver superato il primo, è tra i manager più giovani di Francia.
Ultimi. Sempre ultimi. Persino in un momento in cui, l'istruzione italiana viene stravolta. Persino in un momento in cui il 75% dei teenagers italiani si iscirve alle università. Nell’hit parade delle 100 migliori università del mondo compilata annualmente dal Times Higher Education, l'Italia non è presente, nonostante sia cresciuta la presenza delle università europee (39 sono rappresentate tra le top 100 contro 36 del 2008). Harvard mantiene saldamente il primo posto, mentre Yale viene scalzata dal secondo al terzo e Princeton deve accontentarsi dell’ottavo. Ben quattro istituzioni inglesi si piazzano nella top ten: Cambridge, seconda, la University College of London, al quarto posto prima dell’ Imperial College London e Oxford (quinte ex equo).
Il 21 settembre 2009 si celebra in tutto il pianeta la sedicesima giornata mondiale Alzheimer, e solo in Italia, sono circa 800.000, malati . Per l'occasione, anche associazione “non solo Alzheimer” di Massafra promuoverà una campagna di informazione sulle demenze senili. Nell’ultimo dato ufficiale, emerso al recente Convegno sulle malattie degenerative organizzato a Roma dal Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), risultano essere circa 800.000 le persone colpite da demenza oggi in Italia, con 97mila nuovi casi l’anno. La forma più diffusa di demenza è l’Alzheimer. “Nel 2050 tra la generazione del Baby boom, ossia i nati negli anni ’50 e ’60, in Occidente potranno esserci dieci milioni di malati, un nuovo caso ogni 33 secondi” ha detto Giuseppina Tesco, Dipartimento di Neuroscienze della Tufts University, Boston, Usa. La strada per trovare farmaci e cure è ancora molto lunga, ma la ricerca si sta organizzando, ha affermato Gerry Melino, Università di Leicester, Regno Unito, organizzatore del convegno romano con Pierluigi Nicotera, neo direttore scientifico del Centro tedesco per le malattie neurologiche Dzne di Bonn.
È un provvedimento temporaneo per incentivare il rientro di capitali custoditi all’estero da cittadini italiani, generalmente in Paesi con una normativa fiscale più blanda. Riguarda appunto quelle persone fisiche che hanno depositi o investimenti finanziari in Paesi stranieri, generalmente i cosiddetti «paradisi fiscali» e che, pagando un’ammenda, possono farli rientrare lecitamente in Italia. Un modo innovativo per far rimpatriare le ricchezze nella penisola !!!!
Massafra presenta “La Fiera dei Rioni”, la campionaria-evento, ideata e organizzata dalla “Di Pierro Pubblicità”, giunta alla terza edizione, che è iniziata il 30 agosto e si concluderà il 6 settembre 2009, nel piazzale antistante la scuola media “Niccolò Andria”, in via Aosta. “Otto giorni per otto eventi” è lo slogan che caratterizza l’intera manifestazione capace di coniugare artigianato, commercio, cultura, sport, spettacolo e solidarietà. Una vetrina di grande impatto visivo, in una suggestiva scenografia medievale, ed una nuova opportunità per le aziende provenienti dal Centro-Sud della Penisola, disposte su un’area espositiva di 3mila metri quadrati, in grado di contenere, complessivamente, 85 espositori
La crisi economica è sempre li in agguato, che ci guarda con il suo ghigno malefico ed aspetta di mettere le mani sul nostro portafoglio... (manco fosse un ladro alle prede con un numero imprecisato di appartamenti da scassinare con l'allarme disattivato), e cosi, anche queste vacanze saranno all'insegna della crisi. Ma non disperate, c'è sempre il fatidico Last Minute, che ti salva dal torpore e il vapore caloroso del bitume asfaltato sotto casa. In vacanza ci andiamo eccome, ma sempre all'ultimo momento, come me, che ancora girovago con la speranza che qualche Santo, da internet o (dal cellulare), mi avvisi di qualche affarone estivo all'ulimo momento. Sapere di partire prima che arrivi il 10 agosto, sarà il mio prossimo obiettivo per lanno prossimo. Per ora mi accontento dell''avventura... e visto che come me, anche tutti gli italiani non sanno rinunciare alle vacanze, allora via alla prenotazione last minute, anzi last second