Manca veramente poco, Maya permettendo, all'ingresso nel nuovo anno e vorrei fare un punto della situazione sui programmi di finanza agevolata utili a Pmi di nuova costituzione (Startup) o per ampliamento di attività imprenditoriali esistenti.
Lo Spazio di Mauri ha provato per i suoi lettori l'innovativo videogioco "Kinect".
Kinect offre un nuovo, rivoluzionario modo di giocare e di divertirsi a "corpo libero". Braccia, gambe, piedi e mani. Nessun controller, solo tu. Kinect è così spontaneo, così intuitivo che la tecnologia scompare e lascia spazio alla magia naturale del tuo corpo. Non devi fare altro che alzarti e agire.
È un gioco di gambe, cervello e cuore.
Lo hanno ammazzato senza nessuna pietà. Del resto alla camorra, l'ultimo dei suoi problemi è la sensibilità. Sono altri gli interessi. E' il "business" quello che conta, sono gli appalti, il primo pensiero dei camorristi. Sapere di poter contare su di un piano regolatore, approvato da un sindaco di un paese della Campania, senza troppi problemi, è un lascia passare per egli e la sua famiglia. La legge è uguale per tutti. "O con noi o contro di noi".
Gli italiani hanno paura. Gli italiani sono terrorizzati. Di chi ? Di che cosa ?
La parola è una sola ... e si chiama CRISI ECONOMICA ...
Secondo un sondaggio di Generazione Italia, ben il 72,9% dei cittadini è pessimista e ancor di più – ben 8 italiani su 10 – son preoccupati per la crisi internazionale. Uno stato d'animo che probabilmente deriva dal fatto che la " penisola sole pizza e mandolino", si è abituata a convivere con un debito pubblico altissimo, crescita economica pari allo zero , fuga di cervelli, abbassamento degli stipendi, disoccupazione..... Per cui la preoccupazione è maggiormente rivolta all’estero, dove effettivamente la crisi è più violenta che da noi.
A poco più di un mese dalle elezioni regionali, che fanno saltellare i politici, manco fossero conigli in cerca di carote ( i partiti ), i Dott. Porka’s P-Proj rendono pubblici per la prima volta i risultati della street-photo performance, realizzata l’estate scorsa presso le rovine del Ponte Pizziferro a Massafra. Foto inedite che sono state documentate la settimana scorsa per la prima volta, all’interno del sito web del Corriere della Sera( Corriere.it), il più importante portale web di informazione presente in Italia, con una media di traffico, pari a un milione di visitatori al giorno. “Un ponte piccolo, poco più di un viadotto, eppure per chi abitava da quelle parti era davvero importante.” Cosi descrivono il Ponte Pizziferro, lungo la strada provinciale che collega Massafra a Noci, i Dott. Porka’s. Tre giovani street- photographer, attivi dal 2002, dissacranti, provocatori…. che riescono a descrivere con un click…. la realtà. Ospiti alla Triennale di Milano, in tuta bianca protettiva, occhiali da sole e cappellino da baseball, entrano in sala, si siedono in prima fila e ascoltano in silenzio. Metà baresi e torinesi, ma bolognesi di adozione, i Dott. Porka’s, sono capaci di gettare scompiglio con la loro sola presenza, anche nel mondo blasé dell’arte contemporanea milanese, figuriamoci in quella massafrese.
Mancano pochi giorni al San Valentino, ed è tutto pronto per poter mercificare e rendere commerciale la giornata simbolo della coppia e dell'amore. Cenette a lume di candela, mazzi di fiori, lettere amoreggianti....
Eppure, pare che non c’è nulla di più spettacolare, che passare il giorno di San Valentino di fronte a un romantico orizzonte, sgranocchiando biscotti insieme al proprio cane. O magari farsi fare le fusa davanti al fuoco del caminetto dal proprio gatto. E se invece si preferisse sorseggiare un flute di prosecco mentre si medita di fronte al proprio acquario pieno di pesciolini esotici.... Insomma, pare che qualsiasi cosa sia allettante, purché venga fatta in compagnia del proprio animale domestico......... ed in maniera particolare, lontano dal partner.
Secondo un sondaggio internazionale condotto da Reuters/Ipsos su 24mila adulti in 23 diversi Paei, uno su cinque preferisce trascorrere il San Valentino con il proprio cucciolo.....
Parlano di precariato negli utlimi anni. Come se i precari fossero nati con la crisi. Prima di questa, era tutto idilliaco e fabiesco.... Ed invece non è cosi. C'è chi ha fatto della precarietà una sua scelta di vita. Una ragione sociale. Un trampolino per la sopravvivenza... Mi ha colpito molto la storia, raccontata dal Corriere della Sera, di Lucia Longo, l'eterna professoressa precaria, tarantina di nascita, che insegna in un liceo di Laterza, facendo cosi, appena 120 chilometri al giorno per prestare il proprio servizio.La professoressa Lucia, è l'esempio lampante della stigmatizzazione della meritocrazia del Sud Italia, simbolo incontrastato del malessere lavorativo dell'Italia del dopoguerra. Tante le tappe scolastiche della professoressa tarantina, che negli anni hanno portato il suo insegnamento a Grottaglie, Mottola, Massafra, Crispiano e altri comuni dello ionio.
Già dal 1° di novembre 2009, tutti i consumatori dell'Unione europea, possono tranquillamente trasferire il proprio conto corrente da una banca all'altra nel proprio Stato membro. Questo miglioramento è stato possibile, e grazie ai «Principi comuni in materia di trasferimento di conti bancari» adottati lo scorso anno dal «Comitato europeo dell'industria bancaria» (Ebic) (IP/08/1841) e che sono stati ora tradotti in pratica negli Stati membri dalle associazioni bancarie nazionali. D'ora in poi, ai consumatori che desiderano trasferire il proprio conto corrente in un'altra banca, la nuova banca offrirà assistenza durante l'intero processo di trasferimento.
Partono da oggi, ufficialmente, le misure di sicurezza che in Italia per poter gestire e contenere il virus dell'influenza A. Non devono mancara gli accorgimenti, ma bisogna mantenere gli allarmismi, e ad ottobre, fanno sapere dall'Istituto superiore di sanità sarà pronto il vaccino. Intanto però, giusto per non restare impreparati, ecco tutto quello che c'è da sapere sul virus.
Sono migliaia i giovani, che ogni anno, arrivano alla maturità con apprensione e preoccupazione. Ci sono gli scritti che fanno paura. C'è il colloquio orale che spaventa più di ogni cosa. Eppure molti di loro, superata la strettoia dell'esame, si accorgono che la cosa più difficile, non è passare quell'ostacolo. Quel che è più arduo è scegliere cosa fare dopo. Sì, perché molti di loro, circa un terzo, prima di prendere la decisione che può segnare la propria vita, aspetta di finire le superiori e mettersi alle spalle quel groviglio di sensazioni che è la maturità.