Kaplan international Colleges sostiene Mr Brown nella promozione del CD The Man with the Mac, un interessante iniziativa sociale, lanciata per aiutare i bambini di Haiti rimasti coivolti nel terribile terremoto del 2010.
Oggi vorrei parlarvi del nuovo gioiellino di casa Toyota lanciata sul mercato italiano in edizione limitata e numerata e prodotta esclusivamente in 86 esemplari. La nuova piccola sportiva si chiama GT86 1st Edition, un bolide da 200 CV con motore anteriore e trazione posteriore con differenziale autobloccante. Il colosso giapponese entra di scena sul mercato con una coupé 2+2 per riporta sotto i riflettori internazionali il brand Toyota sul mercato delle auto sportive.
La fotografia di quest’anno appena concluso è abbastanza chiara. Il calo del fatturato oscilla tra il 20 e il 30 % e molte aziende del panorama mondiale, come la Natuzzi, hanno evitato di esternalizzare alcune fasi produttive. Noi dello Spazio di Mauri, la storia della Natuzzi la conosciamo bene !
Presentato nel padiglione della Fiera del Levante, il nuovo capitolo facente parte del piano straordinario per il lavoro della regione Puglia, «Innovazione per l’Occupabilità». La misura si pone l’obiettivo di creare nuove occasioni di lavoro qualificato a beneficio di 10mila giovani pugliesi laureati o diplomati e/o aspiranti imprenditori.
L'artista Gaetano Pesce, interpreta in questo modo la condizione dell'Italia contemporanea, ed a noi dello Spazio di Mauri, ha suscitato una certa riflessione.
Gaetano Pesce, presenterà l'installazione alla Triennale Design Museum presenta, in occasione del Salone del Mobile 2011.
La Levissima lancia LaLitro, la bottiglia d'acqua che si prende cura dell'ambiente. Realizzata con il 25% di Pet riciclato. Al primo posto della classifica delle cose più stupide che si possono fare con una bottiglia di plastica c’è senza dubbio il non riciclarla. Ed è proprio sul riciclo e sul rispetto dell’ambiente che punta il Gruppo Sanpellegrino con la nuova bottiglia di acqua Levissima, LaLitro, realizzata con il 25% di Pet riciclato (R-Pet) che permette alla plastica di rivivere trasformandosi in altre bottiglie.
Sbarca in Puglia, il primo “Festival dei nuovi Turismi”. Una vera e propria rassegna a tutto tondo sulle nuove forme di turismo, passando da quello percettivo e sensoriale a quello accessibile, enogastronomico, eco-frugalista, naturista, del gioco o gay friendly fino a quello esoterico.
A poco più di un mese dalle elezioni regionali, che fanno saltellare i politici, manco fossero conigli in cerca di carote ( i partiti ), i Dott. Porka’s P-Proj rendono pubblici per la prima volta i risultati della street-photo performance, realizzata l’estate scorsa presso le rovine del Ponte Pizziferro a Massafra. Foto inedite che sono state documentate la settimana scorsa per la prima volta, all’interno del sito web del Corriere della Sera( Corriere.it), il più importante portale web di informazione presente in Italia, con una media di traffico, pari a un milione di visitatori al giorno. “Un ponte piccolo, poco più di un viadotto, eppure per chi abitava da quelle parti era davvero importante.” Cosi descrivono il Ponte Pizziferro, lungo la strada provinciale che collega Massafra a Noci, i Dott. Porka’s. Tre giovani street- photographer, attivi dal 2002, dissacranti, provocatori…. che riescono a descrivere con un click…. la realtà. Ospiti alla Triennale di Milano, in tuta bianca protettiva, occhiali da sole e cappellino da baseball, entrano in sala, si siedono in prima fila e ascoltano in silenzio. Metà baresi e torinesi, ma bolognesi di adozione, i Dott. Porka’s, sono capaci di gettare scompiglio con la loro sola presenza, anche nel mondo blasé dell’arte contemporanea milanese, figuriamoci in quella massafrese.
Sono migliaia i giovani, che ogni anno, arrivano alla maturità con apprensione e preoccupazione. Ci sono gli scritti che fanno paura. C'è il colloquio orale che spaventa più di ogni cosa. Eppure molti di loro, superata la strettoia dell'esame, si accorgono che la cosa più difficile, non è passare quell'ostacolo. Quel che è più arduo è scegliere cosa fare dopo. Sì, perché molti di loro, circa un terzo, prima di prendere la decisione che può segnare la propria vita, aspetta di finire le superiori e mettersi alle spalle quel groviglio di sensazioni che è la maturità.
Il Mezzogiorno d’Italia è difficile. I nostri nonni lo sapevano bene e molti di loro sono emigrati. I nostri padri hanno inculcato ai figli l’idea di studiare fuori, di andare altrove, di conoscere il mondo, con la speranza che un giorno si possa tornare a casa, per rendere più ricca la nostra terra, ma non sempre questo è possibile. “Se vuoi vedere avverare i tuoi sogni, devi andare via di qui” – queste le parole della gente comune verso i giovani. I giovani del Sud. I giovani di quella parte d’Italia, che a parlarne sembra “malata”.