L'immagine che ho voluto inserire nel mio sito parla da sola. Non ha bisogno di commenti, di presentazioni. E' l'immagine che più in questi giorni mi ha colpito. E' la fotografia di un sistema non tanto lontano dal nostro. E' la dimostrazione di come gli ideali vengono ancora compromessi dagli interessi. Avrei potuto inserire le miriadi di immagini di sangue che spopolano il web da settimane, le centinaia di video su youtube, le decine di migliaia di slogan apparsi nel web. E' scoppiato un fenomeno on line esteso e senza frontiere che supporta le proteste a Teheran e le atre principali città iraniane. Si tratta degli espatriati iraniani che in questi giorni seguono e sostengono senza sosta la diffusione delle informazioni che arrivano minuto per minuto dalle mobilitazioni di massa che chiedono nuove elezioni in Iran
Se mi chiedete cosa sia un social network, allora imperversa la mia mente ed il mio vocabolario letterario fatto di infervidi ed encomiabili definizioni da manuale, una sorta di mondo parallello metapulsoriale dove è possibile quantificare i sogni e i pensieri senza essere visti nel mentre in cui si pensano. Vi chiederete cosa significhi...anche io...Ma basta leggere un po su internet sulle definizioni di chat e varie per capire che il fenomeno del social network non è altro che un gruppo di persone connesse tra loro da diversi legami sociali, che vanno dalla conoscenza casuale, ai rapporti di lavoro, ai vincoli familiari. Tanto basta per capire che è comunicazione, vera e propria comunicazione generazionale. Eppure io, che utilizzo e tutti i tipi di social network esistenti, dal primo myspace, all'ultimo della famiglia facebook e linkedin.. non avevo ancora ben capito dell'enorme evoluzione sociale che ci troviamo ad assistere prima d qualche giorno fà. Ho preso il treno la scorsa settimana, un eurostar diretto a Milano
"Che paese l'Italia...", se non sbaglio fa cosi la canzone di Marco Masini al festival della canzone italiana, che alla fine dice "che ci ha rotto i cxxxxxx. L'Italia è un paese meraviglioso... lo diceva anche, giusto per rimanere nel tema musicale, un grande artista come Mino Reitano" Italia...Italia...di terra bella e uguale non cè nè!! ". L' Italia è anche un paese che va male, un paese in piena crisi. Ma è anche e soprattutto il paese dei contrari. Mi interesso spesso della stampa estera, mi piace essere informato degli avvenimenti europei ed oltre oceano, ma quello che succede qui, non succede da nessuna parte. In Italia abbiamo un politico che fa il comico ed un comico che fà il politico. E' come avere un cane che parla ed un vecchio che abbaia, piuttosto che un gelato caldo ed una minestra fredda.
Sbaglio o proprio alcuni giorni fa il premier Berlusoni diceva, < >, chissà forse, lui vivendo ad Arcore non si è reso conto della situazione. Allora diamogli una bella rinfrescatina: La disoccupazione torna a mordere, raggiunge un complessivo 6,7% e chiude l'anno con un minaccioso +0,7%. Intanto, continua ad allargarsi la forbice Nord-Sud. Questa l'istantanea del lavoro in Italia, scattata dall'Istat nel dossier pubblicato lo scorso 29 aprile e consultabile sul portale web dell'Istituto di statistica.
-“Questo male, mi ha dato la possibilità di poter vedere tutti i colori della vita”- A Fabio Salvatore, il cancro non gli fa paura. E non lo esplicita solo attraverso le parole del suo libro, basta vederlo sul palco, ridondante e poliedrico, a fare da presentatore e da spalla a tutte le stelle salite sul palco dello Spadaro, in occasione della dodicesima edizione del Magna Grecia Awards