Lentamente le ombre della sera, avvolgono il cielo di rosse emozioni, le nubi cambiano colore ,il sole accarezza gli orizzonti, Lo sguardo della terra che sorride ,che finalmente può dormire in pace dipinge l'armonia dei miei pensieri che affondano nell'immensità del mare
Partito il cartellone estivo promosso a Massafra dall’associazione culturale “Terra di Puglia”, in collaborazione con la Società cooperativa “74zero16” e con il patrocinio del Comune di Massafra, della Provincia di Taranto e dell’Apt. A grande richiesta, 6 e 7 agosto ritorna “Massafra Sotto & Sopra”, la consolidata rassegna di visite guidate alla riscoperta delle bellezze della “Tebaide d’Italia”, delle sue terrazze, dei sotterranei e dei suoi siti religiosi e culturali più interessanti, che giunge quest’anno alla sua quarta edizione. Vasta ed articolata, quest’anno, l’offerta dei luoghi da visitare. Tra le novità, dopo aver percorso il sotterraneo del Municipio, sarà possibile accedere, per la prima volta, alla “terrazza San Marco”, dalla quale sarà possibile ammirare il meraviglioso scenario naturale offerto dalla gravina omonima. Il terrazzamento sotto il Ponte Garibaldi è stato oggetto di lavori di pulizia e sistemazione effettuati dai volontari di “Terra di Puglia”, durante i quali, in una grotta, sono stati trovati frammenti di ossa riconducibili a scheletri umani sui quali gli studiosi locali stanno formulando le proprie ipotesi. L’accesso a tale grotta sarà garantito.
Arriva l'estate finalmente... Con l'arrivo di del mese di Agosto entro automaticamente in zona vacanza, con tanto di relax e ombrellone in spiaggia. Ma più di tutti, c' è una cosa in particolare alla quale mi piace concedermi durante il mese del "sole", che per esigenze di tempo, non riesco a fare durante tutto l'anno : la lettura. Adoro sdraiarmi su un lettino in riva al mare, o magari la sera, dopo essere tornato a casa, ( se non sono eccessivamente sbronzo ), sedermi fuori al terrazzo di casa e leggere un libro.
Un consiglio comunale che si svolge all'aperto, "in Villa" ( la piazza principale della città), per parlare delle sorti del Nosocomio Matteo Pagliari, che per i tagli previsti alla sanità pugliese, dovrà chiudere. Settimane, anzi no mesi, che dico..... annni di chiacchiere e strumentalizazzioni per quella che risulta essere la più grande beffa messa in atto dagli amministratori, sulla sanità regionale. Quale sarà il futuro dell'Ospedale di Massafra ? - questo il tema centrale del consiglio comunale, alla presenza di consiglieri e assessori comunali, sindaco, assessori provinciali, cittadini.
“ C’era una volta l’ ospedale di Massafra” . Le belle fiabe iniziano sempre con “c’era una volta”. Ma la favola del “Nosocomio Matteo Pagliari”, non è proprio tra le più belle da ricordare. Una favola….. che ben presto si chiamerà : “Casa della Salute”. Questo è ciò che stanno decidendo in queste interminabili ore, i vertici regionali di quella che rappresenta l’operazione sanità più rocambolesca e disarmante dell’ultimo decennio.
C' era una volta un partito, che nasce nel dicembre del 1946 su iniziativa di alcuni ex esponenti fascisti, fra cui Michelini, Giorgio Almirante, Pace, Galanti, Romualdi e Pini. Un partito che aveva nella sua linea politica e programmatica , quella di abbattere il capitalismo liberale, lottare contro marxismo, restaurare il corporativismo su un piano più moderno e puntare su una socializzazione delle imprese
Era considerato il re dell'humor all'italiana. Raimondo Vianello lascia il mondo dello spettacolo e della vita terrena a 87 anni. Uno degli ultimi capostipiti di quella televisione considerata " buona", pionere di quella scatola col tubo catodico che ha rivoluzionato il costume degli italiani. Casa Vianello è considerato un "must" della telecommedia...
Berlusconi l’altro giorno era in terra di Puglia. Il premier si è presentato a Bari, per sostenere Rocco Palese, alla guida della regione. E’ entrato nella Fiera del Levante, nel padiglione 18, che più che essere allestito a sala assemblee, sembrava il set televisivo del Grande Fratello. Raffaele Fitto era serafico, sentiva dietro di se, il respiro del cavaliere che gli riscaldava le (s)palle e nella sua mente queste parole : < < E meno male che Silvio c’è ! >>.
Semplici, geniali e provocatori. I Dott. Porka’s ( un gruppo di artisti che denuncia con la fotografia il terrorismo urbanizzato della società), continuano a far parlare di se. Salgono a punta di piedi e quasi senza farsi sentire, i gradini della notorietà e dell’ arte. Tra una mostra e l’altra, sono riuscito ad incontrarli, giusto per farci due chiacchiere insieme e fare alcune domande a coloro i quali sono riusciti a documentare ed a far conoscere al resto d’Italia, il disagio del ponte Pizziferro di Massafra. Un ponte che pare essere segnato da un destino inconsapevole, vittima del logoramento selvaggio del versante ionico tarantino.
A poco più di un mese dalle elezioni regionali, che fanno saltellare i politici, manco fossero conigli in cerca di carote ( i partiti ), i Dott. Porka’s P-Proj rendono pubblici per la prima volta i risultati della street-photo performance, realizzata l’estate scorsa presso le rovine del Ponte Pizziferro a Massafra. Foto inedite che sono state documentate la settimana scorsa per la prima volta, all’interno del sito web del Corriere della Sera( Corriere.it), il più importante portale web di informazione presente in Italia, con una media di traffico, pari a un milione di visitatori al giorno. “Un ponte piccolo, poco più di un viadotto, eppure per chi abitava da quelle parti era davvero importante.” Cosi descrivono il Ponte Pizziferro, lungo la strada provinciale che collega Massafra a Noci, i Dott. Porka’s. Tre giovani street- photographer, attivi dal 2002, dissacranti, provocatori…. che riescono a descrivere con un click…. la realtà. Ospiti alla Triennale di Milano, in tuta bianca protettiva, occhiali da sole e cappellino da baseball, entrano in sala, si siedono in prima fila e ascoltano in silenzio. Metà baresi e torinesi, ma bolognesi di adozione, i Dott. Porka’s, sono capaci di gettare scompiglio con la loro sola presenza, anche nel mondo blasé dell’arte contemporanea milanese, figuriamoci in quella massafrese.
Mancano pochi giorni al San Valentino, ed è tutto pronto per poter mercificare e rendere commerciale la giornata simbolo della coppia e dell'amore. Cenette a lume di candela, mazzi di fiori, lettere amoreggianti....
Eppure, pare che non c’è nulla di più spettacolare, che passare il giorno di San Valentino di fronte a un romantico orizzonte, sgranocchiando biscotti insieme al proprio cane. O magari farsi fare le fusa davanti al fuoco del caminetto dal proprio gatto. E se invece si preferisse sorseggiare un flute di prosecco mentre si medita di fronte al proprio acquario pieno di pesciolini esotici.... Insomma, pare che qualsiasi cosa sia allettante, purché venga fatta in compagnia del proprio animale domestico......... ed in maniera particolare, lontano dal partner.
Secondo un sondaggio internazionale condotto da Reuters/Ipsos su 24mila adulti in 23 diversi Paei, uno su cinque preferisce trascorrere il San Valentino con il proprio cucciolo.....
Parlano di precariato negli utlimi anni. Come se i precari fossero nati con la crisi. Prima di questa, era tutto idilliaco e fabiesco.... Ed invece non è cosi. C'è chi ha fatto della precarietà una sua scelta di vita. Una ragione sociale. Un trampolino per la sopravvivenza... Mi ha colpito molto la storia, raccontata dal Corriere della Sera, di Lucia Longo, l'eterna professoressa precaria, tarantina di nascita, che insegna in un liceo di Laterza, facendo cosi, appena 120 chilometri al giorno per prestare il proprio servizio.La professoressa Lucia, è l'esempio lampante della stigmatizzazione della meritocrazia del Sud Italia, simbolo incontrastato del malessere lavorativo dell'Italia del dopoguerra. Tante le tappe scolastiche della professoressa tarantina, che negli anni hanno portato il suo insegnamento a Grottaglie, Mottola, Massafra, Crispiano e altri comuni dello ionio.