AGIRE lancia “Nou Viv! Storie di Vita ad Haiti a due anni dal terremoto”, un viaggio multimediale che racconta due anni di lavoro delle ONG di AGIRE e traccia un bilancio degli interventi realizzati.
La Puglia e Nichi Vendola sembrerebbero due sentieri che marciano sulla stessa direzione .... ma forse per molti non è proprio così. Immaginate l'autostrada A4 Bologna - Taranto, una lunga arteria stradale, dove da una carreggiata si sale mentre dall'altra si scende ... Ecco come si rappresenta per molti la Puglia e Vendola, due strda parallele con direzioni opposte.
Ad esaltare ancora di più i tratti politici del Governatore della Puglia ci ha pensato un articolo, scritto dalla Sinistra Critica Pugliese, che spiega cosa è La Puglia Migliore, per chi la vive tutti i giorni.
“ C’era una volta l’ ospedale di Massafra” . Le belle fiabe iniziano sempre con “c’era una volta”. Ma la favola del “Nosocomio Matteo Pagliari”, non è proprio tra le più belle da ricordare. Una favola….. che ben presto si chiamerà : “Casa della Salute”. Questo è ciò che stanno decidendo in queste interminabili ore, i vertici regionali di quella che rappresenta l’operazione sanità più rocambolesca e disarmante dell’ultimo decennio.
L’ILVA inginocchia l’economia ionica, ed a farne le spese tanti lavoratori massafresi. L’ecomostro tra Taranto e Massafra fa male. Fa male ai polmoni di tutti i cittadini della provincia e fa male a tanti lavoratori del polo siderurgico più importante d’Italia, visto che dall’otto dicembre, dopo il primo anno di cassa integrazione ordinaria, scatterà il periodo di cassa straordinaria per tutti i lavoratori. I dati che vengono forniti dalla Cgil sono da choc. La mappa della crisi in provincia, sembra quasi un bollettino di guerra, con numeri che fanno paura. Le aziende che hanno dichiarato lo stato di crisi sono tante ed in testa alla classifica c’è l’ILVA, che dopo un piccolissimo risveglio del mercato, è tornata in una nuova fase di stagnazione della domanda dei prodotti siderurgici.
E' ufficiale la notizia. Da gennaio 2010 la famiglie in difficoltà economiche potranno richiedere la sospensione delle rate di mutuo per un anno. E' l'Abi, l'Associazione bancaria italiana, ad ufficializzare il Piano Famiglie, che scatterà da gennaio 2010 e riguarda la sospensione delle rate dei mutui per le famiglie in difficoltà a seguito della crisi. Il Piano famiglie, prevederà la sospensione per un anno del rimborso delle rate di mutuo, a partire dal gennaio 2010, per le famiglie maggiormente in difficoltà che ne facessero richiesta. Fermo restando che all'approvazione del piano dovrà seguire l'adesione degli istituti bancari.
Diventa permanente il regime agevolato dell'Iva sugli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria per il recupero del patrimonio edilizio. La nuova Finanziaria per il 2010 è stata approvata oggi dal Consiglio dei ministri e realizzerà la promessa del marzo scorso, quando l 'Ecofin aveva dato il via libera alla misura. «Abbiamo ottenuto la trasformazione a permanente del regime agevolato dell'Iva sulle ristrutturazioni», aveva detto il ministro dell'Economia Giulio Tremonti. Con l'approvazione in Parlamento della Finanziaria, dunque, l'Iva agevolata sulle ristrutturazioni edilizie è destinata a stabilizzarsi al 10%. La misura che diventa permanente sarebbe decaduta il prossimo anno. La disposizione è entrata nel testo della Finanziaria con una piccola modifica contenuta nel comma 8 dell'articolo 2, che proroga l'agevolazione agli anni «2012 e successivi». Il beneficio riguarda gli interventi realizzati in fabbricati a prevalente destinazione abitativa privata e si applica sia alle prestazioni di lavoro che alla fornitura di beni e materiali, a patto che non costituiscano «una parte significativa del valore complessivo della prestazione». Sono beni "significativi" ascensori, montacarichi, infissi esterni e interni, caldaie, video citofoni, apparecchi di condizionamento e riciclo dell'aria, sanitari e rubinetterie e impianti di sicurezza: su questi beni l'Iva agevolata si applica solo fino alla concorrenza della differenza tra valore complessivo della prestazione e quello dei beni significativi.