Con l’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2025 (Legge n. 207/2024), pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 31 dicembre 2024, il regime fiscale delle criptoattività subisce significativi cambiamenti. La normativa introduce nuove aliquote di tassazione, elimina la soglia di esenzione e prevede una nuova modalità di rivalutazione fiscale. Di seguito analizziamo nel dettaglio tutte le novità e le implicazioni pratiche per gli investitori.

1. Il regime di tassazione delle criptoattività: le principali modifiche

A partire dal 1° gennaio 2025, il trattamento fiscale delle criptoattività si evolve secondo un regime transitorio per poi stabilizzarsi definitivamente nel 2026.

  • Fino al 2024:
    • Aliquota dell’imposta sostitutiva sulle plusvalenze: 26%.
    • Esenzione per plusvalenze inferiori a 2.000 euro nel periodo d’imposta.
  • Anno fiscale 2025 (transitorio):
    • Aliquota dell’imposta sostitutiva: 26%.
    • Eliminazione della soglia di esenzione di 2.000 euro.
  • Dal 1° gennaio 2026 (regime definitivo):
    • Aliquota dell’imposta sostitutiva: 33%.
    • Nessuna soglia di esenzione.

Questo cambiamento segna una stretta fiscale significativa per i detentori di criptoattività, rendendo cruciale pianificare strategie fiscali in anticipo.

 

2. Rivalutazione fiscale delle criptoattività: opportunità e costi

La Legge 207/2024 introduce una nuova possibilità di rivalutazione fiscale delle criptoattività. Ecco i dettagli:

  • Cos’è la rivalutazione fiscale? Consente al contribuente di assumere come valore di acquisto delle criptoattività il valore di mercato al 1° gennaio 2025 anziché il costo storico.
  • Imposta sostitutiva sulla rivalutazione: La rivalutazione è soggetta a un’imposta sostitutiva del 18%, da versare entro il 30 novembre 2025. Il pagamento può essere rateizzato fino a un massimo di tre rate annuali con un interesse del 3% annuo sulle rate successive alla prima.
  • Vantaggi della rivalutazione:
    • Riduzione della base imponibile: per chi detiene criptoattività che si sono apprezzate rispetto al costo di acquisto originario, la rivalutazione può ridurre l’impatto fiscale.
    • Superamento delle difficoltà nella determinazione del valore di acquisto: in caso di documentazione insufficiente, il valore d’acquisto è considerato pari a zero. La rivalutazione evita di tassare l’intera plusvalenza.
  • Limiti: La rivalutazione non consente la deduzione delle minusvalenze in caso di vendita delle criptoattività a un valore inferiore a quello rivalutato.

 

3. Obblighi dichiarativi e adempimenti fiscali

Dal 2025, l’eliminazione della soglia di esenzione comporta nuovi obblighi dichiarativi anche per piccoli investitori.

  • Dichiarazione dei redditi: Tutte le plusvalenze, indipendentemente dall’importo, devono essere dichiarate. Questo include anche le operazioni non finalizzate a scopi speculativi.
  • Calcolo delle plusvalenze:
    • Metodo LIFO (Last In First Out): calcolo basato sulle ultime criptoattività acquistate.
    • Possibilità di utilizzare il valore rivalutato al 1° gennaio 2025.

4. Esempi pratici di applicazione

Per comprendere meglio l’impatto delle nuove norme, vediamo alcuni esempi:

  • Esempio 1: Plusvalenza con rivalutazione
    • Acquisto: 1 BTC a 15.000 euro nel 2021.
    • Valore al 1° gennaio 2025: 30.000 euro.
    • Valore di vendita nel 2025: 35.000 euro.
    • Scenario senza rivalutazione: Plusvalenza imponibile = 35.000 – 15.000 = 20.000 euro.
    • Scenario con rivalutazione: Plusvalenza imponibile = 35.000 – 30.000 = 5.000 euro.
    • Imposta sostitutiva sulla rivalutazione (18% di 30.000): 5.400 euro.
  • Esempio 2: Plusvalenza senza rivalutazione
    • Acquisto: 1 ETH a 1.000 euro nel 2022.
    • Valore di vendita nel 2025: 5.000 euro.
    • Plusvalenza imponibile: 5.000 – 1.000 = 4.000 euro.
    • Imposta sostitutiva (26%): 1.040 euro.

 

5. Considerazioni strategiche per gli investitori

La nuova normativa offre vantaggi e svantaggi. Gli investitori dovrebbero considerare:

  • Rivalutazione: Conveniente per chi detiene criptoattività con apprezzamenti significativi.
  • Gestione delle dichiarazioni: La fine della soglia di esenzione richiede maggiore attenzione agli obblighi fiscali anche per piccoli investimenti.
  • Pianificazione fiscale: L’aumento dell’aliquota al 33% dal 2026 rende il 2025 un anno cruciale per ottimizzare le strategie fiscali.

 

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  • Supporto nella rivalutazione fiscale: Calcolo dei valori di rivalutazione e gestione dei relativi adempimenti.
  • Assistenza dichiarativa: Predisposizione della dichiarazione dei redditi e calcolo delle plusvalenze.
  • Formazione: Workshop e materiali informativi per aggiornarti sulle novità normative.

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Tabella riepilogativa

Anno d’imposta Aliquota tassazione Soglia di esenzione Possibilità di rivalutazione
Fino al 2024 26% 2.000 euro Non prevista
2025 (transitorio) 26% Nessuna Sì, al valore del 1° gennaio 2025
Dal 2026 33% Nessuna Non prevista

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